Trotta: "Conte ha voluto lanciare un messaggio alla società sul mercato"

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Trotta: Conte ha voluto lanciare un messaggio alla società sul mercato

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ivano Trotta, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Juve. Di seguito, un estratto dell’intervista.

La sua carriera è stata lanciata da un esordio in Champions League con la maglia della Juventus. Ieri, però, la Juventus è stata eliminata dal PSV Eindhoven. Cosa non ha funzionato? “Ieri il PSV ha fatto una grandissima partita. Nonostante questo, la Juve è rimasta in gara fino all'ultimo, ma a mio avviso ci sono stati errori difensivi inammissibili a certi livelli. Credo che la Juventus, dal punto di vista difensivo, sia inadatta sia per lottare in campionato sia in Champions League. Quando parlo di errori difensivi, mi ai singoli giocatori. Ci sono stati due errori, secondo me, soprattutto di Gatti. Sull'ultimo gol, in particolare, il suo posizionamento sul rimpallo con il portiere è stato completamente sbagliato. Era messo male con il corpo su un cross basso, con il busto orientato verso la propria porta. A questi livelli, errori del genere sono gravissimi."

Gatti, un giocatore che in molti non hanno mai reputato all’altezza della Juventus. Eppure è lì da anni, perché? "Quest'anno l'infortunio di Bremer ha complicato le cose. Non capisco perché la società non sia intervenuta nel mercato di gennaio per rinforzare quel reparto. Hanno investito molto su giocatori offensivi, ma hanno sottovalutato l'aspetto difensivo. Probabilmente ritengono Gatti un giocatore affidabile, ma a mio avviso la Juve ha spesso problemi proprio nella fase difensiva. Sicuramente Gatti rappresenta uno dei limiti della Juventus.”

Atalanta e Milan, come la Juve, sono state eliminate dalla Champions League. Anche lì ha influito il mercato? “Quello di gennaio è sempre complicato, trovare le soluzioni giuste non è facile. Prendiamo il Milan: credo che pecchi di presunzione. Quando Ibrahimovic dice che a Leao non si debba dire nulla, è una dichiarazione gravissima, perché significa ridimensionare l’allenatore. Contro il Feyenoord, il Milan ha preso gol subito e ho visto Leao camminare in campo. In una partita così importante è inaccettabile. C’è un problema gestionale evidente: la società non riesce a controllare i propri campioni, né a livello dirigenziale né con l’allenatore. Dopo Pioli e Fonseca, anche Conceicao sembra avere difficoltà nella gestione del gruppo, sembra più permaloso e usa spesso la stampa per mandare messaggi alla squadra. Però il problema resta. Io dico sempre che, ad esempio, al Napoli, con tutte le tensioni che c'erano dopo la passata stagione tra piazza, spogliatoio e dirigenza, ha risolto tutto con un allenatore come Antonio Conte. Lui è un fuoriclasse nel suo mestiere e gli altri non sono al suo livello."

Gasperini, secondo lei, ha sbagliato nel modo di comunicare riguardo al rigore tirato da Lookman senza il suo consenso? "Il problema principale è che Lookman si è preso la responsabilità senza rispettare le gerarchie. Ma il vero problema è nello spogliatoio: se un giocatore si permette di fare una cosa del genere, significa che non c’è una gestione forte. Gasperini è stato troppo duro nelle sue dichiarazioni. Capisco la sua frustrazione, ma andare pubblicamente contro un giocatore che ha contribuito ai successi della squadra non è il modo giusto di affrontare la situazione."

Lei ha giocato con Antonio Conte: quanto sarà arrabbiato per il mercato di gennaio, considerando anche la cessione di Kvaratskhelia? "Sicuramente non sarà contento. Quando disse ‘piuttosto che prendere tanto per prendere, preferisco restare così’, secondo me ha voluto lanciare un messaggio alla società. Il Napoli ha cercato nomi importanti, ma era chiaro che sarebbero stati difficili da prendere. Alla fine hanno preso un Okafor che non credo fosse il sogno di Conte. Probabilmente c'è stato del malumore, ma rispetto ad altre esperienze, l’ho visto più diplomatico. Tuttavia, a fine stagione ci sarà sicuramente un confronto con la società, non so se andrà via come leggo in giro, ma sicuramente metterà i puntini sulle 'i'. Conoscendolo, farà valere le sue richieste oppure lascerà.”

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