A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio - 3° Tempo è intervenuto il professor Guido Trombetti col suo editoriale:
“La delusione è forte, più quella di Roma. Ho visto una squadra che appare vittima di una sindrome che mi sembra quella del “braccino corto”. Ossia quella del giocatore di tennis che si perde quando deve conquistare il punto decisivo. Non bisogna, però, deprimersi. Abbiamo il dovere e l’onestà intellettuale e dire quello che si è visto: ossia un Napoli inferiore e di molto rispetto alle prestazioni che lo hanno portato in testa alla classifica.
La giornata di ieri cancella una serie di menzogne. Ossia che Neres è più forte di Kvara. Ma il problema rimane sempre Lukaku, che dimostra di non avere le capacità realizzative che servono al Napoli. Mi ha deluso Anguissa, che ha giocato una partita non all’altezza, ma questo si può comprendere. Il vero disastro si è visto in difesa, dove è venuta fuori l’inadeguatezza di alcuni giocatori. Lasciamo perdere la querelle Garnacho, ma il Napoli aveva assoluto bisogno di un difensore, e questo si sapeva da 6 mesi. Gli azzurri fanno pochi gol e sarà così fino al termine della stagione, e per questo deve fondare la sua stagione su una difesa imperdonabile, che però non si può reggere su Mazzocchi e Juan Jesus. Non credo al calo fisico, perché il Napoli gioca una partita a settimana e la squadra non può essere stanca”.