Il Napoli affronta il Milan in un classico match di prima fascia tra due squadre blasonate. Per parlare della gara, l'edizione odierna de Il Mattino ha raggiunto Giovanni Trapattoni. Questi alcuni stralci dell'intervista: “Alla seconda giornata di campionato il risultato non dipende mai dai veri valori delle squadre. Quello che conta eÌ la freddezza dei giocatori piuÌ importanti a saper cogliere le occasioni che arriverenno. Ma conteraÌ soprattutto la freschezza atletica”.
GiaÌ, un bel duello quello tra Montella e Sarri?
«Due tecnici italiani che hanno grande personalitaÌ e che sono capaci di esprimere le proprie idee. Poi il calcio eÌ strano: alla fine devi solo vincere e ha ragione chi vince».
Cosa deve fare Sarri per sopperire alla partenza di Higuain?
«Pensare che si vince anche senza i campioni: io la lezione di Rocco l’applicai alla Juventus quando arrivoÌ Platini a cui spiegai il significato di dover tirare la carretta...»
A proposito, il Napoli in Champions trova una sua vecchia co noscenza: il Benfica.
«Non eÌ mai facile giocare a Lisbona, liÌ c’eÌ la cultura della vittoria, sono un po’ la Juventus del Portogallo. La loro forza eÌ lo spirito agonistico: soprattutto nel loro stadio saraÌ una battaglia. E guai a pensare di essere piuÌ forti di loro».
Il Napoli eÌ partito col piede sbagliato a Pescara.
«Normale. Arrivi da due mesi di lavoro fisico e i tuoi avversari giocano la gara della vita. EÌ questo il periodo delle sorprese: la differenza in questa fase la fa quasi sempre la condizione atletica. D’altronde, come saraÌ decisiva anche nella gara di questa sera».