Intervista a Tommaso Starace ai canali ufficiali della SSC Napoli via Yutube. Lo storico magazziniere ha raccontato le primissime volte a Castel Volturno: âNoi con la squadra venivamo spesso a mangiare in questo albergo. Poi allâimprovviso uscì la notizia che il Napoli stava preparando spogliatoi e magazzino qui e ci dicemmo "ah, finalmente!". Devi sapere che in Serie C andavamo col furgone, uno serviva sia da magazzino che trasporto materiali e vi lascio immaginare che confusione câera su quel mezzoâ.
Su Diego Armando Maradona: âSolo chi hâha conosciuto può capire davvero cosa fosse. Era una persona amabile, non ci sono aggettivi per poterlo descrivere. Per me da napoletano, tifoso del Napoli, lavorandoci attorno, era una persona eccezionaleâ.
Sullo scudetto: "Diciamo che lâanno scorso è stato lâapice di questo successo: unâannata stupenda, indimenticabile e amorevole. Il presidente ci ha fatto vivere unâannata storica".
Chi beve il suo caffè: âCâè Anguissa che lo beve volentieri, parecchio: penso anche l capitano Giovanni Di Lorenzoâ.
Come prepara a giornata a Castel Volturno: "La mattina mi preparo già per lâallenamento e alla fine mi preparo per il giorno dopo. E poi se câè tempo ci si prepara per la partita, dobbiamo portarci sempre avanti con il lavoro. Bisogna essere sempre pronti a qualsiasi emergenza. Poi arriva la squadra e i ragazzi e si inizia a fare un poâ di caffè a uno e a un altro. Quando câera Sarri gli portavo il caffè anche in campo".
Tre aneddoti con azzurri del passato: "Con Diego andavo in camera sua e lui mi dava la sua borsa da portare sul bus perché lui, scendendo, doveva fare sempre autografi e non aveva modo di portarla. Anche col Mondiale 90 in Italia sono stato con lui in camera, gli andavo a prendere la borsa e la portavo sullâautobus: questo è un aneddoto che nessuno sa. Lui si fidava solo di me. Poi Taglialatela, prima di andare in campo, si faceva aggiustare la maglietta da me e mi chiedeva come stesse. Poi non cambiava mai i guanti quando la squadra vinceva, quando invece non vinceva la partita dopo li cambiava. Poi Mertens ci ha invitati a vedere Belgio-Portogallo in Belgio e a fine partita abbiamo giocato a calcio insieme lì fuori con lui e altri giocatori del Belgio. Dries è un campione di vita".