Ultime notizie Napoli - Nino Simeone, presidente della commissione trasporti, infrastrutture e lavori pubblici e consigliere al Comune di Napoli, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (79 Digitale Terrestre). Ecco quanto evidenziato da CN24.
“Stadio Maradona? Ci era stato chiesto un dialogo con atti concreti, meno male c’è l’assessore Cosenza che ha fatto fare un bello studio corposo sul terzo anello del Maradona ed aumentare i posti per i tifosi, in previsione per i lavori di riqualificazione e per non perdere posti nei settori interessati dal restyling. Quando chiuderemo il cerchio e troveremo la soluzione, speriamo sia la congiunzione tra Napoli e Comune: il tema della capienza è molto caldo, 53mila posti sono pochi anche se sembrano enormi. Dobbiamo provare ad arrivare ad almeno 70-75mila posti, arrivassimo ad 80 sarebbe meglio ma è tutto un riassetto dei vari settori dello stadio: questa è una apertura dell’amministrazione comunale verso la società, per capire il piano di ristrutturazione che il club vuole applicare, per il progetto su cui condividere i destini di stadio e società.
De Laurentiis più di una volta ha fatto delle dichiarazioni di apertura sull’investimento stadio Maradona, gli darebbe grossi ritorni economici e di immagine: gli metteremo a disposizione il faldone su cui può lavorare con i suoi collaboratori, vediamo cosa si può fare. Il nostro obiettivo è ristrutturare lo stadio, sulla pista d’atletica si deciderà nelle sedi opportune ma andrebbe rimessa in un’altra zona.
Un incontro lunedì tra il sindaco Manfredi e De Laurentiis? Sicuramente è stato fatto l’ennesimo passo in avanti da parte del Comune, per dimostrare la buona volontà. Altrimenti non se ne esce più, servono i fatti e siamo a maggio 2025. Entro il 2026 la città deve presentare il progetto di riqualificazione dello stadio Maradona per non perdere l’Europeo del 2032. Il fatto che Napoli sia una città ospitante ci importa molto.
Il dossier Cosenza mette il Napoli nelle condizioni per impegnarsi a presentare un progetto per il Maradona, non ci sono altre scuse. Siamo nelle condizioni per trovare altri interlocutori, ma non si può disgiungere lo stadio dal Napoli calcio a prescindere da proprietà ed interessi politici. Questa è l’ennesima dimostrazione della nostra buona volontà, ora De Laurentiis deve solo sedersi e dire cosa vuole fare.
La spesa dei possibili lavori? C’è una discussione di questa natura, sono investimenti importanti e non certo qualche milioncino di euro. Solo per le Universiadi sono stati spesi 40 milioni di euro per rendere fruibili i settori con i sediolini, le palestre e gli spogliatoi sottostanti. Fare un intervento così impattante su una struttura grossa come il Maradona significa centinaia di milioni di euro, chi vuole partecipare all’operazione può fare ciò che vuole ma le carte a terra le abbiamo messe noi.
Ho chiesto al Sindaco che il nome dello stadio rimanga Diego Armando Maradona, senza sponsor. Da tifoso e cittadino napoletano è una mia richiesta, ma non voglio fare riferimenti ad altre società. È un sinonimo della napoletanità a 360 gradi e non va messo in discussione.
Il pullman per lo scudetto? Se ci saranno le condizioni, stavolta ce lo meritiamo anche noi napoletani. Si organizza nel modo giusto e si fa”