Nicola Lombardo, responsabile della comunicazione della SSC Napoli, si racconta al periodico E' Azzurro: "Ho vissuto fino all'età di tre anni alla Sanità, in via Cristallini. Mio padre è genovese, anche se con origini di Torre del Greco. I miei nonni in casa parlavano un perfetto napoletano che ho imparato subito. Anche dopo il trasferimento a Milano con la famiglia, ogni anno trascorrevo quattro mesi a Scauri, località piena di napoletani. Ho sviluppato una forte passione per i colori azzurri. Sono nato nel 1961, era difficile tifare per un club che non aveva vinto nulla in una città le cui squadre dominavano il calcio italiano".
Lombardo poi svela: "Iniziai a seguire il Napoli in altre città del nord. Si perdeva quasi sempre, ma ero contento lo stesso. Per il Napoli ho fatto anche il cameriere, a 16 anni. Tutto il denaro che guadagnavo lo utilizzavo per pagarmi trasferte o ritiri". Il responsabile della comunicazione, da ragazzo, aprì un Club Napoli...in casa sua: "All'inaugurazione c'erano Vinicio, Ferrario, Capone, Agostinelli. Carlo Iuliano, l'addetto stampa, vide una foto di me bambino alla parete; mia madre aveva dimenticato di toglierla".
Nel 1981 accade l'impensabile: "Sono stato un tifoso molto discreto, anche quando incrociavo i gicoatori facevo di tutto per non minarne la concentrazione. A Castel del Piano avevo la camera accanto a quella di Maradona e Bertoni: erano loro a far baccano" fino alla cena dopo un Napoli-Juventus con Guido Prestisimone, Gianni Brera e Rino Marchesi, all'epoca allenatore del Napoli.
Dopo le esperienze alla Reuters e a SKY, nel 2011 il Napoli: "Quello che non sopporto, insieme alle notizie false, è che molte testate non ammettano gli errori. Prendiamo la cessione del Napoli agli arabi: chi lanciò la notizia ha mai detto di aver sbagliato? Chiedere scusa ai lettori ne accresce la fiducia"
E De Laurentiis e Benitez? "Lavorare con loro rappresenta un grandissimo vantaggio. Il presidente, con la sua poliedricità, è può insegnarmi ancora tanto. Il mister invece è persona straordinariamente capace ed esperta".