Oggi in esclusiva su CRC, la radio partner della SSC Napoli, è intervenuto il preparatore atletico della SSC Napoli Costantino Coratti.
Di seguito le sue parole:
«Metodo Coratti-Conte? Ho cominciato con il mister nel 2006. Il metodo lo porta lâallenatore, noi collaboratori siamo lì per cercare di valorizzarlo al massimo. Conte ha creato questo metodo sfruttando le sue esperienze da calciatore, la sua laurea in Scienze Motorie e la collaborazione che ha avuto con altri grandissimi professionisti. Ne voglio citare uno, che non câè più, ma che ha dato tanto ad Antonio e a noi: io ho avuto la fortuna di lavorare con lui al Tottenham ed è stato un grande maestro, che ci ha insegnato tanto, parlo di Gian Piero Ventrone. Per quanto riguarda la peculiarità di questo metodo, io ritengo che la prima cosa sia la professionalità che il mister pretende da tutti: lui e noi diamo tantissimo rispetto a tutti e lo pretendiamo. Professionalità , passione e applicazione su ciò che câè da fare.
Per noi la parola gestione è sempre antipatica, la escludiamo dal nostro vocabolario. Si va in campo e si cerca di dare il meglio di noi stessi e tirare fuori il meglio dai ragazzi, giorno per giorno: che ci siano sei giorni di settimana libera o che ce ne siano tre. Non esiste un discorso di programmazione di gestione.
Facendo più o meno partite qualcosa cambia, perché la gara è lâallenamento migliore che esista. Quando noi ci alleniamo, infatti, cerchiamo sempre di lavorare sul modello partita. à ovvio che lâequilibrio ideale tra allenamento e partita dà il 100% della condizione. Bisogna trovare equilibri che siano sia di squadra che individuali, perché câè un discorso personale di sopportazione di carichi di lavoro ed attitudini.
La ricerca di una performance sempre migliore è allâordine del giorno. Siamo in continuo studio e ricerca di metodi innovativi per cercare di alzare le prestazioni. La cosa importante è cercare di alzarle senza andare a discapito delle prevenzioni: questo è lâequilibrio che dobbiamo trovare. Se guardiamo i km e gli sprint che fanno i calciatori rispetto ad anni fa câè un incremento notevole. Questa ricerca quindi è uno dei punti a cui verrà data più attenzione».