Notizie Napoli - Gennaro De Luca, medico sociale della SSC Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC a poche ore dall'evento che si terrà a Villa Colonna Bandini il 22 marzo 2025: "Le Giornate Reali della Cardiologia dello Sport 2025”. Nell’ambito di questa importante manifestazione si terrà il convegno scientifico “Allenare e Studiare il Cuore 2025 Aritmie e Sport”, che sarà principalmente incentrato sull’aritmologia dello sport e sull’importanza di distinguere alterazioni del ritmo cardiaco che possono essere fisiologiche nel contesto del cuore d’atleta, da condizioni aritmiche che possono invece suggerire la presenza di una condizione patologica, che può costituire una minaccia per l’incolumità dell’atleta.
Il convegno, il cui board scientifico è costituito dal responsabile scientifico Dott. Antonio Russo, consulente cardiologo della SSC Napoli e specialista dell’Asl Napoli 2 Nord e dai Dott. Raffaele Canonico e il Dott. Gennaro De Luca, rispettivamente responsabile sanitario e medico sociale della SSC Napoli, punta a svolgere un ruolo fondamentale come giornata di formazione per medici dello sport e cardiologi e come giornata di confronto tra esponenti di diverse società scientifiche quali SIC Sport, ANCE e SIT.
Queste le parole di Gennaro De Luca:
Che impatto possono avere eventi come quello di sabato?
“Incontri del genere possono essere sicuramente utili per tenersi aggiornati sullo stato dell’arte in merito a ciò che concerne una materia molto specialistica. Tanti medici possono quindi apprendere nozioni che si trovano in quella cosiddetta zona grigia.
Però un altro obiettivo importante che mi preme sottolineare di questo incontro è proprio quello di informare la popolazione che noi definiamo laica, ovvero i non addetti ai lavori. Bisogna fornire quegli strumenti basi per approcciarsi correttamente alla tutela sanitaria. Troppo spesso vediamo che la tutela sanitaria non viene esercitata in maniera corretta, spesso anche per mancanza di informazioni. Le persone non sanno che in Italia esiste un decreto ministeriale del 1982 che sancisce tutte le norme sanitarie in merito ad una visita di idoneità agonistica.
?Come può il giornalismo sportivo aiutare in questo aspetto?
Non bisognerebbe avere fame di scoop quando si tratta di questi aspetti. Parliamo della salute di uomini e donne, perché prima di essere atleti sono esseri umani. Non bisogna essere prevenuti sulla colpevolezza di chi assiste e chi soccorre. Purtroppo è capitato invece questo tipo di atteggiamento, quasi come se fosse istituito un tribunale sommario per condannare qualcuno senza fondamenti scientifici".