In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Paolo Specchia, ex allenatore: “Contro la Lazio è sembrata una sconfitta calcolata vista la formazione schierata, ma è difficile dare un giudizio e non saprei cosa dire… Conte ha azzardato troppo col turnover, ha rischiato e si è assunto le proprie responsabilità. Dispiace aver visto un Napoli così arrendevole e incolore. Ngonge e Zerbin messi lì sono stati quasi una provocazione di Conte, ma lo stesso Raspadori quasi impiegato da mezzala. Non concordo con quanto fatto da lui, cosa significa che era necessario fare una verifica sulle seconde linee? Le verifiche vanno fatte in un sistema più collaudato, non in un sistema scriteriato. Domenica contro la Lazio servirà subito vincere e convincere per evitare polemiche e conseguenze salate. È la prima volta che Conte è stato da bocciare da quando è arrivato al Napoli. Ha commesso un atto di presunzione con il turnover, doveva essere chiaro nell’onorare tutti gli impegni. Era presumibile la sconfitta così… Raspadori, Rafa Marin e tanti altri sono stati messi in una condizione di disagio e come si fa a giudicarli? Perché sottolineare delle debolezze mettendole così in evidenza? Un allenatore sa come proteggere i propri calciatori e invece la formazione di ieri li ha esposti tutti. La Lazio ha fatto un turnover intelligente e ha dominato il Napoli, che per il quarto anno di fila sbaglia la Coppa Italia ed esce agli ottavi. Conseguenze per domenica? Speriamo di no, ma è un risultato che può creare una crepa nei confronti di Conte e del campionato. Sembra quasi che abbia fatto di tutto per preservare i suoi titolari ed evidenziare il distacco che c’è con le seconde linee”.