Shakhtar, l'ex Ds Nicolini: "Pagato 28 milioni, ecco quanto vale oggi David Neres"

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Shakhtar, l'ex Ds Nicolini: Pagato 28 milioni, ecco quanto vale oggi David Neres

Calciomercato Napoli, il commento su David Neres e non solo

Ultimissime Calcio Napoli- A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto direttore sportivo ed ex dirigente dello Shakhtar Carlo Nicolini. Di seguito, un estratto dell’intervista. 

Con lei voglio parlare di Neres, perché lo ha visto e lo avete voluto allo Shakhtar. Questo ragazzo, in sei mesi, è riuscito a conquistare tutti e a far passare in secondo piano persino la cessione di Kvaratskhelia, un giocatore che ha portato lo scudetto insieme agli eroi di Spalletti.  

“L’operazione è stata da 28 milioni di euro e credo che oggi il valore del giocatore si sia già raddoppiato. Il Napoli ha fatto bingo con lui. Quando è stato preso questa estate, il costo poteva sembrare elevato, ma erano soldi ben spesi. Avevo visto in lui un’alternativa, che poi è diventata un titolare. Questo ha permesso al Napoli di privarsi di un giocatore che, se fosse rimasto, avrebbe probabilmente creato più problemi che altro, visto il malcontento. 

Conte, che sappiamo non essere l’ultimo arrivato, ha capito che il ragazzo aveva bisogno di tempo per adattarsi alla tattica e alla fase difensiva italiana. Ma, una volta ambientato, lo ha sempre schierato perché ha visto subito le sue qualità. È stato bravo lui e bravo il mister a inserirlo nel momento giusto. Ora sta facendo in modo che il Napoli non rimpianga la partenza di un giocatore che, comunque, è un fuoriclasse.”

Secondo lei, con la cessione di Kvaratskhelia, il Napoli ha mantenuto l’equilibrio?  

"Sì, perché il Napoli non ha perso in termini di qualità, se non in termini numerici. L’importante è avere sempre le giuste priorità. Neres è arrivato per sostituire due giocatori, non solo uno."  

Secondo lei, quando si arriva a cifre come quelle emerse per Garnacho—50, 55, forse 60 milioni—non è stato un bene non buttarsi in una trattativa del genere, per poi investire i soldi della probabile cessione di Kvara e degli incassi della Champions in un mercato estivo con più possibilità e prezzi meno gonfiati?  

"Quello che dice è corretto, ma mi permetto di aggiungere che il Napoli, in questo mercato di gennaio, forse ha sbagliato qualcosa. Già si sapeva che Kvaratskhelia era di malumore e sarebbe andato via, il club avrebbe dovuto farsi trovare più pronto. O si puntava subito su un giocatore dello stesso livello per vincere il campionato, oppure si poteva programmare meglio, magari prendendo uno straniero con grandi qualità ma ancora poco conosciuto, da far lavorare con Conte per sei mesi in vista della prossima stagione. 

È vero che il mercato estivo offre più possibilità e prezzi migliori, ma non sempre si riesce a concludere le operazioni desiderate. Il Napoli, vista la classifica e la cessione ormai certa di Kvaratskhelia, avrebbe dovuto incidere di più. Giusto non aver investito cifre folli per Garnacho, perché, prendendolo a quei costi, poi avrebbe dovuto anche giocare, lasciando fuori Neres che sta facendo benissimo. Però, a questo punto, io avrei preferito investire su un giovane con potenziale, per avere anche un ritorno futuro. Purtroppo, non vedo una vera programmazione in questa strategia."  

Da preparatore atletico, se un giocatore, dieci giorni fa, non supera le visite mediche, indipendentemente dalle dichiarazioni di Manna che dice il contrario, quanto tempo impiegherà per ritrovare una forma dignitosa e poter dare il cambio ai compagni per 20-30 minuti a partita?  

"Ci vorrà del tempo, perché mi sembra che non sia solo fuori forma per decisione tecnica, ma fuori condizione da parecchi mesi. Inserirlo in una squadra come il Napoli, che sta andando forte, non è semplice. Se un giocatore non è nemmeno in grado di allenarsi con il gruppo, bisogna lavorare con lui individualmente, e sicuramente lo staff lo farà. 

Inoltre, Conte chiede intensità di gran lunga superiori alla maggior parte dei suoi colleghi, per cui Okafor dovrà lavorare sodo, ma ne trarrà beneficio. La fortuna del Napoli è che, non avendo le coppe, può dedicare più tempo agli allenamenti individuali. Questo potrebbe accelerare il recupero. Tuttavia, credo che almeno per un mese farà fatica a raggiungere una condizione che gli permetta di giocare 20-30 minuti a partita."

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