David Sesa, ex calciatore di Napoli e Spal ed attuale vice-allenatore dell'Anderlecht, ha parlato del match di domani delle due sue ex squadre a La Nuova Ferrara: "L’anno scorso abbiamo vinto il campionato, siamo stati eliminati dal Manchester United nei quarti di finale dell’Europa League e abbiamo conquistato la Supercoppa del Belgio. Quest’anno non siamo partiti benissimo ma c’è margine per recuperare. D’altra parte, qui c’è molta pressione, la piazza è importante. Spal-Napoli? Sono molto affezionato a Ferrara, dove vivo da dieci anni, dove ho casa e dove tornerò quando finirà l’esperienza a Bruxelles, e sono altrettanto legato alla Spal. Mi sentirò più vicino ai biancazzurri che al Napoli.
Conosco la Spal, Ho visto diverse partite, sia della scorsa stagione in B che di questo campionato in A. Quella passata è stata un’annata fantastica e adesso l’avventura è iniziata molto bene. Stesso allenatore, stesso modulo, sono cambiati tanti giocatori ma era un obbligo: il salto è grande, la serie A è di ben altro livello rispetto alla B.
Seguo la Spal, sia attraverso Sky che Myscout, vedo partite in diretta: ragazzi, l’obiettivo deve essere la salvezza e nient’altro. Ci sono squadre meno forti, che i biancazzurri possono e potranno lasciarsi alle spalle. Ma bisogna tenere i piedi per terra, l’ambiente tutto deve restare tranquillo, umile, consapevole del traguardo ed avere fiducia nell’allenatore e nella società che in questi anni sono stati artefici di un grande lavoro. La cosa fondamentale è restare in A e consolidarsi. Ne trarrebbe giovamente tutto ciò che ruota intorno alla Spal, dal commercio al turismo alla città in senso ampio: Ferrara ha preso e prenderebbe ancor più una dimensione nazionale.
Ho visto diverse volte il Napoli, anche le due gare di Champions contro il Nizza di Lucien Favre, amico di Renè Weiler e che anche io conosco bene. Il Napoli è impressionante, ha confermato allenatore e giocatori, ha un sistema collaudato, gioca a memoria, è la squadra che in questo momento esprime il miglior calcio in Italia e forse in Europa. Per la Spal ciò che verrà sarà tutto di guadagnato. Sulla carta è una partita molto, molto, difficile per la Spal, ma nel calcio ci sta tutto. Il Napoli è strafavorito, però non ha già vinto.
Della Spal apprezzo la mentalità, il modo di stare in campo. È un blocco compatto, molto più delle rivali, inoltre gioca con lo stesso modulo e mentalità degli anni scorsi. È difficile giocare contro questa Spal, la Lazio ne ha avuto prova tangibile. Quanto ai singoli, Bonifazi - che quest’anno è tornato al Torino - ma più di tutti Mora e Lazzari. Sono loro i simboli. Hanno portato la Spal dalla Lega Pro alla serie A, sono umili, danno tutto e continuano a fare bene a livelli altissimi. Conto che la Spal si salvi, e che a Ferrara si vedano tanti anni di serie A".