Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il vice allenatore della primavera del Potenza Pasquale Schiattarella. Di seguito le sue parole:
«Promozione 2017? La Serie A è un palcoscenico completamente diverso dalla Serie B, ma nell’anno della promozione Meret ci ha fatto vincere un campionato da solo. Quell’anno fece delle robe folli. Meret è tra i migliori giocatori nel suo ruolo, uno dei portieri più completi che abbiamo nella nostra Seria A.
Per un certo periodo di tempo Meret non si è allenato durante la settimana e il sabato quando scendevamo in campo faceva la classica parata da tre punti che ci consentiva di arrivare la vittoria. Non lo dico perché siamo amici, per me Meret è fortissimo ed è un campione. Ad oggi in Serie A ci sono pochi giocatori e ragazzi come lui, se ne trovano davvero pochi.
Quando eravamo alla Spal in un’intervista ha ricevuto la conferma di quello che pensavamo quando gli dissero che sarebbe stato il portiere del Napoli un giorno e così è stato. Nonostante gli infortuni, l’importante è che si è rimesso in forma e che ha dimostrato il suo valore in campo. Secondo me diventerà ad essere il primo portiere del Napoli nella storia poiché lui ha qualcosa in più di altri.
Io e Alex abbiamo un bel rapporto anche se non ci sentiamo più di frequente. Io non gli do mai fastidio poiché ha tanti impegni e in questi match così ravvicinati come quello che dovrà affrontare il Napoli contro il Milan domenica hai bisogno di stare da solo e di isolarti dal contesto poiché subisci molte pressioni.
Io sono tifoso del Napoli. Il Napoli sta facendo una stagione super positiva e nessuno se lo aspettava. L'allenatore è un fenomeno e dobbiamo seguirlo fino in fondo poiché chi meglio di lui conosce i giocatori e lavora tutta la settimana per preparare le partite. Al di là delle chiacchiere da bar, noi dobbiamo fidarci di lui fino in fondo poiché può portarci alla vittoria.
Secondo me possiamo recuperare i tre punti di distanza con l’Inter poiché la matematica non ti esclude dalla corsa scudetto e ci dobbiamo credere fino in fondo. Dopo il gol contro il Napoli, ho provato una sensazione straordinaria tanto che la notte non ho chiuso occhio. Io avrei giocato gratis per il Napoli. Sarebbe stato un sogno che avrei realizzato come lo sarebbe stato per tutti i napoletani. Fin da piccolo vado a seguire le partite allo stadio, a volte ho fatto anche i chilometri. Non so descrivere che gioia puoi provare quando indossi quella maglia. Mazzocchi ed io siamo completamente diversi dal punto di vista delle caratteristiche tecniche. Ogni giorno lui si alza e si sente la persona più felice del mondo poiché è la sensazione che io percepisco quando indossa quella maglia.
Io dovevo entrare nel settore giovanile del Napoli prima di andare al Torino. Sono partito giovane, avevo 14 anni e mi sono trovato al Torino. Nella mia carriera non sono mai stato vicino al Napoli. Forse, un giorno potrò realizzare quel sogno nel mio percorso da allenatore. Voci di mercato? Sono uno che ha sempre visto con molta realtà le situazioni, senza fare voli pindarici. La mia carriera è stata molto difficile per arrivare a Napoli. Ognuno deve riconoscere le proprie doti. Ho sempre avuto un debole per Hamsik che per me era qualcosa di fantastico. Non ce ne sono più centrocampisti come lui. Meret o Di Gregorio? Tutta la vita Alex Meret, anche se lo devo paragonare a Svilar, Sommer, Maignan, Vicario e Donnarumma».