A “1 Football Clubâ€, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gennaro Scarlato, allenatore, già primo capitano del Napoli di De Laurentiis. Di seguito, un estratto dell’intervista così come riportata dall'emittente.
Il Napoli, nonostante il gioco poco incisivo, forse non meritava di perdere, ma fase offensiva si è dimostrata molto sterile. Qual è la sua analisi? "È stata una gara molto bloccata e combattuta, soprattutto a centrocampo. Era difficile trovare spazi, anche a causa del clima piovoso, che non ha aiutato il palleggio. La partita è stata più tattica che tecnica. Purtroppo, il Napoli ha pagato caro un errore: una diagonale difensiva di Olivera, che poteva fare di più. Fino al gol della Lazio, Olivera aveva giocato una gara perfetta, ma poi è stato sfortunato, anche per via della deviazione che ha reso imparabile la traiettoria del pallone per Meret. Dopo quell’episodio, ha perso sicurezza."
Quindi Olivera è stato decisivo in negativo? "Sì, nel primo tempo era più bloccato difensivamente, ma nel secondo ha iniziato a spingere di più. Purtroppo, nella diagonale è arrivato in ritardo, non riuscendo a tagliare il campo per evitare che la palla passasse. È stato bravo anche l’avversario a sfruttare la situazione, con un pizzico di fortuna dovuto alla deviazione."
Capitolo Kvaratskhelia: è stato volenteroso ma non gli è riuscito nulla. Cosa gli sta succedendo? “Kvaratskhelia deve variare di più le sue giocate. Tende spesso a convergere verso il centro, e gli avversari ormai lo studiano durante la settimana, rendendolo più prevedibile. Deve alternare le sue azioni, magari cercando anche l’uno-due o il cambio di direzione. In Italia si lavora molto sulla tattica, e i difensori studiano attentamente i movimenti degli attaccanti. Se non riesce a essere imprevedibile, diventa più facile per gli avversari contenerlo."
Lukaku sta ricevendo molte critiche. Tuttavia, se in 90 minuti riceve solo dieci palloni giocabili, non crede che sia ingiusto criticarlo? "Concordo. Lukaku sta facendo il lavoro richiesto dall’allenatore, come trattenere palla e far salire la squadra. In alcune occasioni ha provato a muoversi in profondità , ma non è stato servito nei tempi giusti. Tuttavia, il Napoli deve variare il suo gioco, magari cercando più spesso il cross dalla trequarti. Al momento, c’è troppa prevedibilità nelle giocate degli esterni, e questo penalizza anche un giocatore come Lukaku."
A proposito di esterni, Politano è stato uno dei pochi a provare ad arrivare al fondo, mentre Kvaratskhelia continuava a rientrare sul piede forte. Non crede che servirebbe maggiore varietà ? "Esattamente. Kvara converge sempre verso il contro e non crossa mai, mentre Politano mette più spesso la palla verso il centro, ma sarebbe utile anche qualche giocata che porti palla verso l’esterno per creare situazioni diverse. Questo potrebbe favorire gli attaccanti e aumentare le occasioni da gol."
Conte guadagna dieci volte più di Baroni, ma nel doppio confronto con la Lazio non si è vista tutta questa differenza. È la vittoria delle idee contro gli status? "Stiamo parlando di due allenatori di livello, ma con percorsi diversi. Conte ha una storia consolidata, mentre Baroni sta costruendo la sua. Nonostante ciò, nel doppio confronto non si è vista una differenza abissale. Baroni ha dimostrato grande capacità , anche in situazioni difficili come quelle vissute a Verona l’anno scorso."
Sul gol della Lazio ci sono stati errori precedenti a quello di Olivera, come la palla persa da Neres o il mancato fallo di Lobotka? "Sì, è stata una concatenazione di errori. Quando c’è un errore iniziale, diventa più facile che se ne aggiungano altri. Certamente, l’errore finale di Olivera è quello più evidente, ma la situazione poteva essere gestita meglio già prima."
Contro l’Udinese, come dovrà reagire il Napoli dopo queste due sconfitte? "Il Napoli deve tornare a fare il suo gioco, creando occasioni e mantenendo solidità difensiva. L’Udinese è una squadra difficile da affrontare, ma il Napoli ha le qualità per riprendere il cammino verso i primi posti in classifica. Deve resettare queste sconfitte e ripartire con fiducia."
Secondo lei, il Napoli può ancora puntare al vertice? "Assolutamente sì. Il Napoli può lottare per i primi due posti, ma deve mantenere continuità e affrontare ogni partita con determinazione. L’obiettivo minimo deve essere rientrare tra le prime quattro."
I cambi di ieri sera sono arrivati troppo tardi? “È possibile. Quando una partita non si sblocca, può essere utile cambiare prima per cercare di rompere gli equilibri. Fare cambi a pochi minuti dalla fine spesso non ha un grande impatto. Anche un giocatore come Simeone, che ha caratteristiche diverse, avrebbe potuto creare più difficoltà agli avversari se fosse entrato prima."