Ai microfoni di Sky Sport, per "Mister Condò: Sarri si racconta", ha parlato l'allenatore del Napoli, Maurizio Sarri. Ecco un estratto evidenziato da CalcioNapoli24: "Higuain: diffidenza iniziale, sostegno, trionfo, l'abbandono. Le parole tra noi di questi mesi? Non ho visto un inizio di diffidenza: un ragazzo subito molto disponibile, particolare e che ha bisogno che certe cose gli vadano apposto per rendere al meglio. La fiducia sicuramente gliel'ho data anche all'esterno: ho sempre detto e lo penso che è il centravanti più forte del mondo, mentre a lui l'ho detto poco. Gli chiedevo tanto, anche in allenamento: volevo pretendesse di più da se stesso, in privato c'erano più rimproveri che elogi, ma penso che sia l'attaccante tipico più forte al mondo in questo momento e lo difendevo all'esterno con le mie dichiarazioni.
L'abbandono purtroppo è stato un momento brutto: mi potevo aspettare la Premier, non mi aspettavo la Juventus. Questo ha reso più pesante l'abbandono: per un po' non l'ho sentito e sinceramente non mi anedava neanche, poi ultimamente ci siamo sentiti. E' come un figlio che sbraneresti per qualche giorno, ma resta sempre un figlio: a Gonzalo tengo molto, con me ha fatto cose straordinarie. Ha fatto una scelta discutibile, ma è una persona a posto con tanto talento. E' come un figlio che ti fa incazzare, ma alla fine gli vuoi bene".