Occhi fissi al polso, a contare le ore che lo separano dal debutto (domani a sera) sul palco dell'Ariston, con il suo grande amore Napoli nella testa e nel cuore. Clementino è pronto ad iniziare la sua avventura al 66° Festival della Canzone Italiana: "Dove cercherò anche di rappresentare al meglio la mia città, vediamo come va". Quella Napoli che, tra le altre cose, gli ha regalato anche il grande amore per gli azzurri. "Io credo che Napoli sia un po' nel sangue, infatti si dice dna perché Di Na di Napoli - scherza Clementino - siamo così". Ed è anche grazie alla squadra di De Laurentiis che il rapper napoletano è arrivato al Festival. "Ero a Brooklyn per un concerto, a un certo punto mi arriva sul palco una maglia di Higuaín. A lanciarmela dei ragazzi napoletani che si erano trasferiti a vivere lì. Proprio in quel momento, guardandoli negli occhi, mi è venuto in mente di scrivere una canzone dedicata a chi si trova lontano dalla propria città d'origine". Canzone ('Quando sono lontano') con la quale domani il rapper gareggerà al Festival. "Una canzone che parte da Napoli, ma non è legata solo alla mia città e al sud, ma anche ai ragazzi che sono in Siria e si sono spostati per la guerra, a chi è dovuto migrare per problemi familiari o per lavoro". Storie di emozioni lontane, come quella che sabato sera si vivrà a duecento trentuno chilometri dall'Ariston, quando Clementino sarà sul palco per la finalissima. "Con il cuore però sarò anche allo Juventus Stadium, e se sentite gridare dietro le quinte vuol dire che ha segnato Insigne, o Higuaín. Un'occhiata alla partita dietro le quinte? Spero di riuscire a vederla, ma come dicono i francesi 'sa da guardà per forza'". Sul risultato al triplice fischio, Clementino non ha dubbi. "Finisce 3-1 per noi. Marcatori? Insigne e doppietta di Higuaín, che è il giocatore più forte del mondo". E la lotta scudetto, come finirà? La Juve ha vinto tanto, appunto che avete vinto tanto fateci vincere qualcosa pure a noi. Come festeggio se succede? Con un bel concerto gratuito in piazza a Napoli.. viene pure Higuain". L'ultima battuta prima che ce lo portino via è su uno degli artefici della grande stagione azzurra. "Sarri? Ma tu dici quello di Gomorra? Pietro Savastano - sorride il cantante - siamo passati da Mazzarri a Benitez e venivano tutti da grandi squadre, poi è arrivato Sarri che veniva dall'Empoli, e lì si è vista la forza dell'umiltà. È proprio Hip Pop lui, uno che viene dalla strada. Speriamo di fare bene, noi ora concentriamoci per Sanremo e forza Napoli".