Rossitto: "Napoli mina vagante, ma ha un fuoriclasse! Scudetto? Ecco su quale squadra scommetto"
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Rossitto, allenatore ed ex centrocampista, tra le altre, di Napoli, Fiorentina ed Udinese. Di seguito, un estratto dell’intervista.
A proposito di Conference League, domenica la Fiorentina sarà di scena allo stadio Maradona contro il Napoli. Nell’ultima uscita, la squadra di Palladino si è schierata con un 3-5-2, lo stesso assetto tattico adottato in partenza anche da Antonio Conte. Secondo lei, entrambe le squadre partiranno con questo modulo?
“Palladino a Monza spesso giocava con questo sistema di gioco. In questo momento, dopo un periodo difficile, sta cercando di trovare i suoi equilibri e coprirsi un po’ di più. La squadra sta rispondendo bene. Per quanto riguarda il Napoli, credo che Conte manterrà il 3-5-2. Sta facendo un lavoro straordinario: è un fuoriclasse. Nel momento di difficoltà, con assenze importanti, è riuscito a tenere il Napoli competitivo grazie alla sua strategia e alla sua capacità di motivare. Per questo, penso che il Napoli sia una mina vagante. Nessuno vorrebbe trovarselo di fronte in questo momento."
Quindi, secondo il suo parere, Conte è l’uomo in più del Napoli?
"Senza dubbio. Merito anche della società, che ha un parco giocatori importante, ma per essere a questo livello, a giocarsi lo scudetto, serviva un allenatore come Conte. L’ho sempre ritenuto un fuoriclasse e sta dimostrando ancora una volta il suo valore. Tatticamente e mentalmente è un maestro, ha portato una mentalità vincente e senza di lui il Napoli non si starebbe giocando lo scudetto.”
Conte ha portato una cultura del lavoro molto intensa, che però, in una fase del campionato, ha causato diversi infortuni. Crede che gli allenamenti così intensi abbiano avuto un impatto?
"Certo, c’è sempre un prezzo da pagare. Se vuoi essere competitivo e giocare ad alti livelli, devi allenarti con grande intensità, come fanno le squadre in Inghilterra. In Italia, per anni, ci siamo abituati a ritmi più blandi, ma poi la differenza si vede. Lavorare a cento all’ora aumenta il rischio di infortuni, ma è anche l’unico modo per ottenere grandi risultati. Conte è noto per la sua metodologia di lavoro, che coinvolge l’aspetto fisico, mentale e tattico. Chi gioca con lui sa sempre cosa fare in campo."
Parlando di centrocampo, abbiamo visto che Conte ha impiegato un po’ di tempo prima di affidarsi a Billy Gilmour. Secondo lei, il ragazzo è pronto per essere un titolare nel Napoli?
"Assolutamente sì. Quando lavori con Conte, i miglioramenti arrivano. Gilmour è un giocatore importante, con margini di crescita enormi. Ovviamente, in squadra ci sono leader come Lobotka, ma anche stando vicino a giocatori di questo livello può crescere tantissimo. Lo vedo come un calciatore che può dare un grande contributo."
Lo vede più come un centrale o come una mezzala?
"Difficile dirlo ora. I giocatori si evolvono nel tempo. Pensiamo a Pirlo, che da mezzapunta è diventato un regista davanti alla difesa. Gilmour può fare bene in entrambi i ruoli. Forse tra qualche anno capiremo con precisione quale sarà la sua posizione ideale, ma al momento lo considero un giocatore completo. Probabilmente il Napoli lo ha acquistato anche in previsione di una possibile cessione di Lobotka, che ormai è arrivato a livelli altissimi. È possibile che lasci la Serie A per palcoscenici più importanti. La Serie A non è più il top del calcio europeo e un giocatore del livello di Lobotka potrebbe ambire a club di campionati più competitivi. Però, nel frattempo, per Gilmour giocare mezzala, con licenza di attaccare, dunque più avanzato e imparare nuovi aspetti del gioco può essere solo un vantaggio. Questo lo renderà un giocatore ancora più completo."
McTominay è un giocatore di grande spessore, sia tecnico che umano. Che impatto ha avuto nel Napoli?
"McTominay è un acquisto straordinario. Ha qualità, ma soprattutto dà tutto in campo. Inoltre, credo che anche lui abbia guadagnato molto dall’arrivare a Napoli e lavorare con Conte. Giocare in un ambiente come quello partenopeo, con la passione della gente, può solo aiutarlo a crescere ulteriormente. È stato un grandissimo acquisto."
Se dovesse puntare su una squadra per la vittoria dello scudetto, su chi scommetterebbe?
"Sul Napoli, senza dubbio.”