Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato oggi in conferenza stampa in vista della partita di campionato contro il Napoli allo stadio Maradona.
Queste le dichiarazioni di Ranieri in conferenza per Napoli-Roma.
Le condizioni di Hummels e Dybala? "Dybala l'ho visto oggi per i primi 20 minuti, lasciatemi parlare con lui e i fisioterapisti, non so quanto è abituato e quanti allenamenti gli servono. Hummels invece si era già allenato, è stato male i primi due giorni ma oggi ha fatto tutto l'allenamento e sono sereno di poter decidere come voglio". Ancora su Paulo Dybala: "Dobbiamo aiutarlo se ha un fastidio muscolare. Se poi tutto evidenzia che non ha niente, bisogna scandagliare come mai avverte questo dolore. Noi stiamo facendo tutto il possibile, lui è sempre propositivo però io sono uno di quelli che non vuole rischiare i propri calciatori. Preferisco perderli per una partita ma non per un mese. Abbiamo tre partite belle in sequenza, quindi voglio parlare con lui e capire cosa può dare".
Il Napoli di Conte? "L'ho detto prima che iniziasse il campionato: il Napoli con Conte arriva primo o secondo. È una squadra che è di nuovo in auge, sta facendo bene e sarà una partita bella, difficile per noi ma anche per loro".
Mentalità? "Abbiamo calciatori validi. Quando inizi a perdere entri in una spirale negativa, il mio lavoro è riportargli fiducia, stimolarli a credere in loro stessi e nei loro compagni. I risultati aiutano a far crescere l'autostima. La qualità c'è, è una buona squadra, ma vanno supportati da me e da tutto l'ambiente. I tifosi sono l'anima della squadra, sono loro la benzina della squadra. Serviranno ottime prestazioni e voglia di far vedere chi siamo, il calcio è semplice".
Senti la pressione? "Se non la sentissi non sarei tornato. La squadra ha bisogno di tutti. Ha fatto male. Ha fatto peggio. Ora deve tornare a fare quello di cui è capace. Serve una persona che gli dia fiducia e piano piano si risolvono i problemi del malato, se la squadra è malata. Cerco sempre di tirar fuori il bambino che è dentro di loro. Dobbiamo fare di tutto per giocare con l'entusiasmo del bambino. Abbiamo una responsabilità davanti al popolo giallorosso. Questi giocatori hanno giocato bene in passato e possono rifarlo. Abbiamo degli step da fare e siamo pronti a farli, tutti insieme".
Dovbyk e Pellegrini? "Sta bene, non ha problemi. Sono d'accordo che gioca meglio con la profondità che con la palla addosso e l'ho detto alla squadra. Pellegrini da capitano deve saper reagire, è la cosa più bella. Lui è un ragazzo un po' introverso per essere romano, si tiene tutto dentro e ne soffre. Deve saper reagire alle avversità. Sono convinto che reagirà".
Spogliatoio triste? "Immaginate come l'ho trovato io. Per questo parlo del bambino dentro ognuno di noi. Va ricordato come eravamo, devono tirare fuori il sogno che avevano da bambini. Solo chi cade si rialza e noi abbiamo la possibilità di rialzarci".
Cristante nella difesa a tre? "Può farlo, perché no. Ma se ho Hummels, perché devo giocare con Cristante? Se è stato fatto in passato ci sarà stato un motivo. Il calcio è così vario, cambia da un giorno all'altro, che noi allenatori dobbiamo restare sul pezzo. Moduli? Il Napoli come gioca? Col 4-3-3? Guardatelo bene... Difesa a cinque? Forse col 5 e mezzo...".