Nel corso di ‘Bordocampo – II Tempo’, trasmissione in onda sulle frequenze di Radio Capri, è intervenuto Enrico Castellacci, ex medico sociale della Nazionale: “Infortunio Juan Jesus? Il brasiliano, da comunicato, si è fermato per una lesione distrattiva del muscolo semimembranoso, ma bisogna capire il grado della lesione. Se fosse una lesione di primo grado sarebbe una cosa abbastanza leggera e la prognosi verterebbe su 10-15 giorni, a seconda della presenza o meno dell’edema. Una lesione di secondo grado invece lo fermerebbe fino a fine stagione. Speriamo che sia solo una distrazione di primo grado con un po’ di edema, così potremmo rivedere Juan Jesus”. Buongiorno ai box per un tendinopatia: può essere per il fatto di aver accelerato i tempi di recupero del precedente infortunio? “Tendinopatia è una diagnosi molto generica, vuol dire che c’è una infiammazione che può essere acuta o degenerativa. Cerchiamo di essere scentifici: la SSC Napoli ha un ottimo staff medico che conosce esattamente questa cosa e valuta il grado di infiammazione del tendine. La terapia rigenerativa o la fisioterapia sono le cure del caso. Ma senza altri elementi non si può dire se Buongiorno potrà giocare o meno contro il Monza. Tendinopatia è una patologia del tendine ed è una diagnosi estremamente generica. Come se io dicessi che ho un dolore gastrico, ma dovuto a che cosa?”. Oggi si gioca troppo? “Sì, certo. Si gioca in maniera abnorme. Giocare a determinati livelli 70 partite all’anno, tra tutte le competizioni che ci sono per club e nazionali, è pazzesco, è un numero di partite estremamente alto. Negli ultimi anni il ritmo è raddoppiato, si gioca a una velocità che è il doppio rispetto a dieci anni fa. E in più si fanno più partite rispetto a 10 anni fa. Ecco perché ci sono tantissimi infortuni”.