Ivan Perisic, centrocampista offensivo del Wolfsburg ed obiettivo di mercato del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai colleghi di calciomercatonews.com.
Il Borussia Dortmund l’ha portata nel calcio che conta, ma lì non è riuscito ad imporsi. Oggi però lei ai gialloneri farebbe molto comodo: come si spiega la crisi della squadra di Klopp?
"Che il Dortmund sia in crisi non lo scopro io. Ma non ho intenzione di parlare di loro. Non mi interessa quello che fanno e non ci metto bocca. Probabilmente loro si aspettavano più da me. Io stavo bene là, e per inserirmi nel calcio tedesco mi aspettavo una cessione in prestito. La società invece mi ha detto: “O parti o vai”. E allora sono partito per giocare con continuità"
Quanto è stato importante per lei trovare un suo connazionale come Olic a Wolfsburg?
"Fondamentale. Ivica mi ha aiutato ad inserirmi. Lui è un vero amico per me. Ma non solo: lui è uno dei giocatori più importanti della storia della Croazia e per me è anche un idolo. Essere così a stretto contatto con lui, parlarci tutti i giorni, è stato importantissimo per il mio inserimento in squadra. Mi ha dato i consigli giusti e mi ha aiutato a giocare con la mente più sgombera"
Cosa pensa di Kovacic, talento croato di proprietà dell’Inter?
"Secondo me è un fenomeno. In Croazia lo consideriamo un possibile top player. Ha grandissime qualità sia tecniche che fisiche. È giovane ma gioca in una delle squadre più forti del mondo. Tutte queste sono cose significative. Non da tutti. E infatti lui non è un giocatore comune"
Cosa pensi del calcio italiano?
"È in calo, è innegabile. Ma con la programmazione si può uscire presto dalla crisi. Il problema è che non giocano molti giovani italiani. Senza di loro non può esserci futuro"