Sergio Pellissier, ex attaccante del Chievo Verona, è intervenuto a "Napoli Magazine Live", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli. Ecco quanto ha affermato:
“I tifosi mi fermano ancora per strada perché ho riportato in auge il nome “Chievo Verona” ripartendo dalla terza categoria e alimentando quella emozione e quella voglia di calcio che c’era. Ai tifosi fa piacere quando ci sono persone che dimostrano di amare quanto loro la propria squadra. Il Napoli primo in classifica? Ha dimostrato di essersi trasformato in questo primo mese. Contro l’Hellas sembrava essere partita bene, ma poi ha subito 3 gol e non era semplice ripartire, ma anche grazie al mercato ora la squadra è molto competitiva, con uno degli allenatori più vincenti in Italia. Lukaku? A me è sempre piaciuto, all’Inter ha dimostrato di essere un calciatore straordinario e ora è normale aspettarlo perché non ha potuto fare una preparazione ideale con la squadra. Ci vuole tempo per ambientarsi e tornare in forma, bisogna dargli tempo e se Lukaku si dimostra ai livelli dell’Inter, il Napoli può ambire a grandi traguardi. Se mi sarebbe piaciuto giocare con McTominay? Quando giochi con giocatori del genere fa sempre piacere, il problema è quando giochi con calciatori che non ti danno una mano e hai l’impressione di dover fare tutto da solo. Quanto tempo ci vorrà per vedere il miglior Lukaku? Non è un brevilineo, credo possa volerci ancora un po’, magari un mese o un mese e mezzo. Conte è intelligente, sa cosa può fare Romelu e cosa può dare attualmente, quindi riuscirà a dosare la forza del bomber. Kvaratskhelia e i falli che subisce? Il Napoli ha avuto un grande esempio, ovvero Maradona che subiva ripetutamente falli. Più sei forte, più i difensori usano le maniere forti per fermarlo. Per tutelarlo bisognerebbe ammonire maggiormente coloro che fanno fallo. David Neres titolare contro il Como? Sono vecchio stampo, squadra che vince non si tocca quindi metterei Politano, ma parliamo comunque di un calciatore forte che saprà sicuramente cosa fare nell’11 titolare. Conte riesce a far rendere tanto tutta la rosa, sia chi è in campo, sia i panchinari. La prima cosa che conta in una squadra sono i risultati, il gruppo lo crei gestendo tutti, senza raccontare la favoletta che tutti sono uguali ma che tutti possono essere utili. Le vittorie portano altre vittorie e serenità”.