Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto il giornalista di Sportitalia Tancredi Palmeri. Di seguito le sue parole:
«Il mio rapporto con Napoli? Come prima. Perché dovrei rosicare? Perché dovrei avercela con il Napoli? Molti mi scrivono dicendomi che sono contro Napoli ma non è assolutamente vero. Sembra che tutto quello che dico sia contro Napoli e i napoletani ma non è assolutamente così. Conte dovunque sia andato ha la sindrome dell’uno contro tutti. Tiene in tensione la squadra e fa bene. Tutti, però, non devono automaticamente sentirsi come lui e in missione per lui. Antonio Conte fa il suo e gli altri, però, dovrebbero calmarsi. Tutte le tifoserie sbagliano a modo loro. Ho imparato a riconoscere le peculiarità di ogni tifoseria. I napoletani ti scrivono dappertutto mentre c’è la partita e mi dicono che penso solo al Napoli.
Il Napoli è il primo favorito poiché gli azzurri non hanno le coppe europee. L’Inter dobbiamo vedere che contraccolpo psicologico avrà dopo la finale di supercoppa. Dopo di che, se ci sarà un fila di buoni risultati potrà dimenticare questa partita ma è una sconfitta che sarà difficile dimenticare poiché ha minato un po’ delle loro certezze. Abbiamo la dimostrazione dell’analfabetismo di ritorno di tutti gli italiani. Io ho scritto su Sportitalia e ho dato l’oscar del mercato al Napoli. La faccenda del brindisi è stata una stupidaggine. Ogni anno facciamo il brindisi alla fine del mercato e quest'anno fino a qualche minuto prima parlavamo di Osimhen e abbiamo brindato per lui. Qualche anno prima, quando è saltato il trasferimento di Verdi alla Salernitana, abbiamo brindato a lui. È una cosa nulla, neanche goliardica.
Gol di Kean? Il replay decisivo è quello di fronte, nel replay di indietro sembra che la tocchi con la mano ma non era chiaro. Io non sono d’accordo con Rocchi sul rigore di Empoli-Napoli».