Nino D'Angelo ha rilasciato una intervista al quotidiano "La Stampa":
È stato un fenomeno, Nino D’Angelo? «Sono stato un fenomeno di razzismo tra i più eclatanti. Mi hanno insultato, volevano distruggermi; il ragazzo col caschetto emblema del terrone si è preso il peggio e gli devo tutto. Ora lo ringrazio».
Dove cominciava il razzismo nei suoi confronti? «Da Napoli, la mia città, divisa tra quelli del Vomero e di Secondigliano. All’inizio ero confinato ai teatri di periferia pur vendendo milioni di dischi, non me li davano proprio i teatri in città».
Ne soffriva? «Non capivo. Venivo da una realtà talmente difficile che mi sembrava tanto anche quel poco degli inizi e ringraziavo tutti come mi venisse regalato».