Ultimissime Calcio Napoli- A Stile TV nel corso della trasmissione âSalite sulla giostraâ di Raffaele Auriemma è intervenuto Andrea Carnevale, osservatore dellâUdinese:
âCol mio libro sono sceso in campo unâaltra volta perché i femminicidi continuano ad essere quanto di più brutto possa accadere ad una donna. 50 anni fa mi è successo, quando mio padre ha fatto ciò con mia madre e per questo sono qui ad aiutare le donne in difficoltà . Questi femminicidi sono ripetuti giorno dopo giorno ed invece di diminuire, stanno aumentando. Sono un missionario, lo sono stato per tutta la vita e adesso sono uscito allo scoperto perché ho lâetà giusta per farlo.
Quel 10 maggio del 1987, quando feci gol, mi è venuto in mente quel bambino che câè sul libro. Io dovevo farcela, nello spot e nella vita e oggi voglio dare coraggio a quei bambini che non hanno più un punto di riferimento. Io mi sento un missionario, voglio parlare a questi bambini che hanno vissuto la mia stessa tragedia che farcela è possibile, difficile ma possibile.
Io oggi mi sono liberato, gli uomini pensano che le donne siano di loro proprietà , ma non è così, non è così. 50 anni fa, soprattutto nei paesi e noi vivevamo in un paese, era una vergogna andare dai carabinieri a denunciare ed io che ero il più sveglio andavo di nascosto dai carabinieri, ma non câè stato niente da fare perché i carabinieri mi dicevano finché non vedevano il sangue non potevano fare niente. Oggi invece qualcosa è cambiato, si deve avere però la forza di denunciare.
A mia figlia e a tutte le donne dico, al primo schiaffo bisogna andare via perché quello schiaffo è solo lâinizio di ciò che è successo a mia madre. Ho avuto un appuntamento con la presidentessa del telefono donna ed ho visto un reparto fatto di tantissime donne con i figli nascosti in questo padiglione e lì mi è scattato qualcosa. Tenere queste donne in un reparto, al sicuro dai mariti, mi ha fatto venire voglia di fare qualcosa affinché questi uomini la smettano.
Voglio comunicare ai giovani, voglio che i giovani si immedesimino in Andrea Carnevale perché la mia è stata una vita difficile. Nella vita poi, non tutti ce la fanno. Noi in famiglia eravamo 7 e una mia sorella ancora mi rimprovera perché rivede il dramma, quello che ha vissuto insieme a me. Una mia sorella ed un mio fratello hanno avuto grandi problemi a causa di questo femminicidio per cui a me è andata bene, ma non sempre tutti hanno la stessa forza.
Ho avuto una richiesta eccessiva dalle televisioni, ma io non ho bisogno di visibilità , voglio solo aiutare. Sono andato in tv una sola volta a raccontare la mia storia e la sto raccontando adesso perché non voglio piangermi addosso, io ce lâho fatta.
Udinese-Napoli? Eâ sempre bello venire a Napoli da ex, ma ai miei giocatori dico sempre che è troppo bello giocare al Maradona perché la cornice di pubblico in quello stadio fa paura e poi giocare contro una grande squadra dà sempre stimoli ulteriori. Io se avessi lâetà e la possibilità , anche oggi ci andrei di corsa a giocare in quello stadio, chi non vorrebbe battere oggi il Napoli? Eâ la squadra più forte, è la squadra da battere insieme allâInter!
Il Napoli ha giocatori straordinari, una società consolidata seppur spesso criticata, un signor allenatore, un signore dâoro con grande personalità e mi sarebbe piaciuto essere un suo giocatore, sai quante liti! Fumantino lui, fumantino io, saremmo andati dâaccordissimo.
Runjaic? Questo allenatore non ha paura di nessuno e per questo mi piace! I giovani che sono qui lui non ha paura a schierarli. Certo, quella di domani è una partita difficile, ma noi non abbiamo nulla da perdere. Runjai? lo ha scelto Gino Pozzo e credo lo abbia scelto bene. Abbiamo recuperato qualche infortunato, rientra Karlström quindi preparatevi!
Solo dei pazzi come quelli dellâUdinese potevano prendere Lucca dalla serie B dellâOlanda, ma noi lo stavamo seguendo e abbiamo fatto bene a prenderlo perché oggi è richiesto da tantissime squadre. Anche Atta è in rampa di lancio, facciamo un grande lavoro e di questo ringraziamo sempre la società che ci permette di farlo.
Scudetto? Il Napoli deve essere convinto di potercela fare. Certo, forse Conte si aspettava qualcosa in più a gennaio, è stato preso Okafor che è un bel giocatore, ma la squadra câè. Il vantaggio del Napoli câè perché lâInter dovrà fare le coppe mentre gli azzurri potranno concentrarsi sul campionato e i requisiti per vincere lo scudetto ci sono.
Direttore sportivo? Tanti anni fa mi sono iscritto, ma non avevo i requisiti perché non avevo il diploma, io da piccolo non studiavo andavo a lavoro e a giocare a pallone. Ora hanno tolto questo requisito e mi sono rimesso in gioco superando a pieni voti la patente da direttore sportivoâ.