Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione âA Pranzo con Chiarielloâ è intervenuto il Prefetto di Napoli Michele Di Bari.Â
Di seguito le sue parole:Â
«Napoli aveva già messo il focus da tempo sul tema delle persone che vivono in condizioni di povertà poiché nel capoluogo campano ci sono già tantissime associazioni cattoliche, religiosi ed enti statali come il Comune di Napoli che si occupano ogni giorno di assistere le persone meno fortunate che vedo la sera in difficoltà .
Lâiniziativa del Teatro San Carlo è unâiniziativa culturale che è venuta fuori dallâesigenza di portare queste persone al San Carlo poiché ci eravamo resi conto che nessuno di loro ci era mai stato. Lâevento ha dato il seguito ad unâaltra iniziativa che io ho organizzato a dicembre al Carmine Maggiore con la Caritas Diocesana con lo stesso stereotipo con musica e una cena. Questa volta câè stata anche una mirabile sintonia con il Teatro San Carlo e il Comune di Napoli.
Il Teatro San Carlo ha messo in scena una vera e propria testimonianza culturale in cui il caso ha voluto che partecipassero anche ragazzi provenienti da Caivano che manda un messaggio per dare forza per tutto quello che si sta facendo in quelle zone in una riproduzione del barbiere di Siviglia, un esempio di cultura partecipata e condivisa.
Dopo lo spettacolo, oltre mille persone sono uscite fuori dal teatro per prendere parte ad un momento di convivialità e di gioia che noi abbiamo preparato in attesa della Pasqua. Non è certamente una soluzione a tutti i problemi ma significa porre lâaccento sulle mille questioni che sono aperte oggi giorno allâinterno della nostra società .Â
Io sono fiducioso e ho grande speranza che con tutti gli enti coinvolti e volontari alla causa possiamo continuare per questa strada con la consapevolezza di tutti che avremo altre occasioni e iniziative anche in vista dellâestate in cui noi possiamo stare al fianco di queste persone.
Io non mi chiedo quali siano le ragioni che spingono una persona a comportarsi in un determinato modo. Piuttosto penso che noi come istituzioni abbiamo il compito, tra i tanti che dobbiamo affrontare ogni giorno, di porre un occhio e uno sguardo su queste questioni e capire quali sono i disagi e le situazioni che vivono queste persone e capire come farle uscire da questo percorso in cui sono rimaste indietro.
Non câè una stima ben precisa di quante persone riversano in condizioni critiche a Napoli, sicuramente il numero complessivo si aggira intorno alle centinaia di persone. Anche laddove siamo riusciti a trovare per queste persone un dormitorio o semplicemente un posto dove dormire, ci siamo resi conto che câera bisogno anche di un supporto psicologico e pedagogico perché non riescono a creare nella propria personalità un momento in cui ripararsi al chiuso. Noi stiamo valutando con Trenitalia la possibilità di aprire un altro dormitorio, il Comune di Napoli ha messo in atto tutta una serie di iniziative per allargare il numero di dormitori. Ci sono anche i contributi regionali, la Regione Campania è attiva su questo fronte così come i volontari.
Lo scopo è quello di sistemare le energie che Napoli ha saputo impiegare fino ad arrivare al risultato del Teatro San Carlo. Napoli è una grande città , molto accogliente, straordinaria vivace e capace di fornire contributi e risposte adeguate a chi è in difficoltà .
Le testimonianze che abbiamo raccolto al Teatro San Carlo devono essere un ulteriore messaggio ai più giovani per trasmettere il tema della solidarietà dove non câè bisogno di primeggiare gli uni con gli altri ma in cui câè bisogno solo di vicinanza, di prossimità e di azioni dove ognuno di noi si rivede nei confronti dellâaltro, soprattutto quando si parla di persone che vivono in condizioni difficili.
Lâesperienza di Napoli al Teatro San Carlo ha dato molti insegnamenti a tante persone poiché vedere da vicino questa realtà con centinaia di persone che mai sono state aggregate in un numero così enorme credo che abbia lasciato delle tracce in molte persone.
Noi dobbiamo partire da questo. Napoli proviene già da unâesperienza solidale e dobbiamo rafforzare anche quegli aspetti che a nostro giudizio possono apparire fragili come una maggiore comprensione dellâaltro o una maggiore situazione infrastrutturale che noi dobbiamo creare. Napoli lo sta facendo egregiamente e noi dobbiamo proseguire in questo percorso.
Monza? Noi dobbiamo vincere, non câè alternativa. à un imperativo categorico per tutti noi tifosi. Forza Napoli!»