Il 10 maggio 1987 è una data che i napoletani non dimenticheranno mai. Era la penultima giornata di campionato al San Paolo e la festa scudetto esplose dopo l’1-1 contro la Fiorentina. Era la festa dei colori azzurri ma celava molto di più: era il trionfo di un intero popolo, di una città sotto sopra, che suonava quasi come un riscatto sociale. Ebbene, il 10 maggio 2017, a distanza di trent’anni da quella storica giornata, un gruppo di appassionati ed inguaribili innamorati della maglia azzurra ha provato a dar vita alla celebrazione del trentennale del primo scudetto azzurro, riuscendoci pienamente a dispetto di un San Paolo rimasto a porte chiuse di fronte al quale si sono trovati i campioni dell’87. Posso dire, con orgoglio, di essere stato tra gli ideatori e protagonisti di questa manifestazione. In un breve lasso di tempo siamo riusciti ad organizzare una splendida giornata per far sì che le glorie del primo scudetto potessero sfilare per la città e godersi gli abbracci dei tifosi. Sono intervenuti, infatti, Di Fusco, Bruscolotti, Volpecina, Ferrara, Renica, Carannante, Filardi, Muro, Puzone, Raimondo Marino, Giordano, Pierpaolo Marino, il dott. Lino Russo, Gigi Pavarese, Raffaella Juliano figlia del grande Carlo e il presidentissimo Corrado Ferlaino. Per l’occasione, inoltre, i protagonisti del primo scudetto sono tornati in campo presso la struttura sportiva “Stadio San Mauro” di Casoria per sfidare la Rappresentativa Stampa Napoletana allenata da Francesco Molaro, capitanati dal giornalista storico Gianfranco Lucariello. Tra i giornalisti, inoltre, nel corso delle varie tappe sono intervenuti Mimmo Malfitano, Antonio Sasso, Tony Iavarone, Carmelo Prestisimone figlio del grande Guido, Savio Passante e tanti altri rappresentanti di diverse testate online. Mi ha fatto piacere, inoltre, nel vedere presenti giornalisti delle più note testate nazionali, come Gifuni per Mediaset, Ugolini per Sky e l’amico Fabrizio Cappella per la Rai. Presenti alla manifestazione, ovviamente, anche i gruppi storici del San Paolo (Commando Ultrà, Fedayn, Blue Lions, Vecchia Guardia, South Boys, Fedelissimi), i club Napoli di Campobasso e Caivano, il club Napoli Vignati, Pasquale Panico, presidente del club tranvieri di Milano, Luciano Re Cecconi, Alessandro Cosentino, Sandro Sanges, Tony Faiello, Tony Morra, Saverio Passaretti, Ciro Campanella, Massimo Vignati e tanti altri. Colgo l’occasione per ringraziare anche due grandi tifosi ovvero Salvatore Granata e Nicola Rinaldi che, inoltre, hanno guidato alla grande il gruppo del servizio sicurezza.
Ma andiamo con ordine e riviviamo il 10 maggio 2017. La giornata è iniziata nel migliore dei modi con la colazione presso il 'Bar
Napoli' in via Caracciolo. Al gruppo composto dalla rappresentativa di ex azzurri si è aggiunto l’avvocato Enrico Tuccillo, la mamma di Ciro Esposito Antonella Leardi accompagnata dal figlio, il grande artista Peppino di Capri, i capotifosi, il giornalista Angelo Pompameo che, con le telecamere della tv di Raffaele Tagliamonte Sky 903 ha documentato l’intera giornata, il fotografo storico del Napoli Pietro Mosca che ha immortalato la manifestazione per tutta la durata della giornata, l’addetto stampa della manifestazione tra l’altro giornalista di CalcioNapoli24 Fabio Cannavo e la mia compagna di viaggio Amelia Amodio.
Alle ore 11.00 il nostro gruppo ha vissuto forti emozioni con la visita alla chiesa di San Vincenzo alla Sanità e alla casa di Totò in
omaggio al cinquantenario della morte del Principe della risata.
Inoltre, ci siamo concessi una splendida passeggiata nel Centro Storico di Napoli durante la quale i campioni hanno avuto modo di abbracciare con affetto i tifosi per strada. La mattinata è proseguita con la visita della reale
cappella al duomo di Napoli del Tesoro di San Gennaro, che conserva le reliquie del Santo
Patrono della città dove abbiamo avuto l’onore di baciarne il sangue sciolto.
Successivamente i calciatori sono stati ricevuti a Palazzo San Giacomo per ricevere delle onorificenze dove c’è stato un piccolo inconveniente, molto probabilmente presagio di ciò che sarebbe accaduto in seguito. Dopo la visita al Comune, infatti, il capo tifoso storico Re Cecconi ha avvertito un malore in seguito al dispiacere procurato dalla premiazione che, per volere del sindaco, per quanto riguarda i capotifosi, si è svolta per strada, quasi in segno di poca considerazione. L’unico a mostrarsi cordiale con i tifosi è stato l’assessore Ciro Borriello il qual è sceso personalmente per consegnare le medaglie ai tifosi. Luciano Vivenzio ovvero Re Cecconi ha rifiutato ribadendo la mancanza di rispetto dimostrata verso gli storici capo tifosi. In seguito, invece, siamo stati accolti con tutti gli onori dalla Regione e dai suoi collaboratori, dimostratisi tutti cordiali e all’altezza, dove il presidente della regione Campania De Luca ha omaggiato in egual maniera sia i calciatori sia la nostra storica tifoseria dimostrando grande calore alla squadra e alla storia del tifo. Il gruppo, inoltre, si è riunito per la pausa pranzo al ristorante “e Vicchiarelle” in corso Umberto dove c’è stata una grandissima festa tra fumogeni e fuochi d’artificio organizzata da Sandro Sanges, capotifoso storico e titolare del ristorante. Al termine del giro a bordo del pullman scoperto per le vie della città, il programma prevedeva la visita al San Paolo dove, 30 anni prima, si celebrava il primo scudetto. Ebbene, devo dire con rammarico che, nonostante l’accordo preso da parte di Bruscolotti, del giornalista Angelo Pompameo, dell’addetto stampa Fabio Cannavo affinchè fosse garantito ai campioni l’accesso al San Paolo, abbiamo trovato le porte dello stadio sbarrate. Gli addetti alla sicurezza hanno riferito di avere avuto l’ordine di non farli entrare. Successivamente la SSC Napoli e il Comune si sono addossati la colpa a vicenda per aver lasciato i campioni d’Italia fuori dall’impianto di Fuorigrotta. Lo stesso assessore Borriello ha inviato un messaggio anche a Raffaella Juliano e ad Angelo Pompameo ribadendo la loro estraneità alla vicenda. C’è da dire che l’ok del Comune c’era,visto che il buon Gigi Cassano addetto all’organizzazione delle gare al San Paolo, aveva fatto da intermediario tra Bruscolotti e il direttore del San Paolo Bruno Mariniello assicurando al capitano che i giocatori avrebbero potuto sfilare sula pista del San Paolo. Probabilmente si è cercato di boicottare una manifestazione a scopo puramente passionale. A causa del disagio procurato dal mancato accesso allo stadio siamo giunti con grande ritardo al Campo Sportivo San Mauro di Casoria. È stato bello vedere lo stadio pieno con gente ancora fuori che entrava, nonostante il rammarico per aver visto gente che andava via visto il ritardo. La giornata è proseguita con la cena al ristorante “Zi Tore” a Mergellina da Antonio Siciliano, tra coloro che hanno collaborato per l’organizzazione della partita per poi concludersi con la premiazione presso il ristorante “E Vicchiarelle” con la premiazione fatta dalla prof.ssa Silvana Geirola presidente dell’associazione Alla foce del Sebeto. La serata si è conclusa con la comicità del grande Angelo Di Gennaro. L’indomani la giornata è continuata con una promessa mantenuta: io e Bruscolotti, infatti, ci siamo recati a far visita ai bambini ammalati del reparto oncologico del Santobono Pausilipon portando loro le maglie della manifestazione. Per il sottoscritto la cosa più bella anche se la più difficile è stata nel riuscire a proteggere le maglie celebrative, tutti volevano impossessarsene erano richieste da tutti, consapevoli che le maglie dovevano essere consegnate ai bambini ammalati, ricordando a tutti che bisogna sempre dare la precedenza alle persone che soffrono e che non vanno dimenticate. Inutile sottolineare che io e Bruscolotti, dispiaciuti per aver visto tanta sofferenza, abbiamo lasciato l’ospedale orgogliosi di aver regalato un’ora di gioia a bambini meno fortunati.
E’ stata una splendida giornata e mezza organizzata con il cuore, per il puro piacere di condividere il ricordo di una gioia così grande. Rivolgo il mio
pensiero a tutti i nostri amici che non ci sono più e che hanno amato il Napoli follemente.
Non si possono dimenticare dirigenti storici scomparsi come Italo Allodi, Carlo Juliano, Dino Celentano, Angelo Borrello, Paolo Resi, Ellenio Gallo , Mario Parente e tanti altri.
Leader storici straordinari come Giorgio Ciccarelli ,Crescenzo Chiummariello, Ciro Marchitelli, , Davide De Simone, Sergio Carratù, Pasquale D'Angelo, Eduardo Palombo e l’artista Mario Merola tifoso speciale. E ancora, giornalisti come Italo Khune, Guido
Prestisimone, Ciccio Degni, Vittorio Raio, Mariano Piscopo, Nino Masiello, Gianni Castelluccio e scusate se dimentico qualcuno. Come avremmo voluto condividere questa gioia insieme a tutti voi, per rivivere indimenticabili momenti che ci hanno uniti per sempre. Nonostante qualche polemica di troppo dei soliti contestatori, nonostante le porte del San Paolo chiuse, io questa giornata la ricorderò come una delle giornate più belle della mia vita .
Sono consapevole del fatto che a qualcuno può aver dato fastidio e, per rispondere a coloro che hanno affermato quanto fosse triste celebrare questi 30 anni, tramite post e in tv, mi va di far sapere a tutta la gente di Napoli che queste sono le stesse persone che ogni anno ripetono e festeggiano che 14 anni fa la Napoli Soccer non aveva nemmeno i palloni, come se un pallone fosse più importante del primo scudetto del Napoli. Chi c’era non dimentica, sono passati 30 anni e siamo innamorati del Napoli di ieri, oggi e domani, for ever.