Gianluca Monti - intervenuto a ‘Giochiamo D’Anticipo’ su 11 Televomero - ha parlato della corsa Scudetto e della partita che il Napoli disputerà domenica sera contro il Torino.
"Ipotesi spareggio? Dico sì, significherebbe che il Napoli come minimo avrà vinto le prossime 5 gare di campionato. Non ci sarebbero sfavoriti, si arriverebbe con il 50% di possibilità di successo per entrambe le squadre. Inter? È in difficoltà in virtù dei tanti impegni, rispetto a un organico che è stato dipinto come molto più ampio qualitativamente rispetto a come è realmente. In questo senso la colpa è anche di una parte dei giornalisti. I nerazzurri hanno dimostrato di avere difficoltà ad arrivare a 15-16 scelte, non sufficienti a gestire tre competizioni. Anche Conte potrà dire di avere 13-14 giocatori, che magari possono bastare oppure no per il solo campionato.
Ultime cinque giornate? Per vincere le partite servirà il giusto atteggiamento, soprattutto contro squadre come Parma e Cagliari che non sono propriamente amiche degli azzurri a livello di tifoseria. In questo momento si sta avvertendo un vento che soffia in favore degli azzurri, si sente in tante piccole cose che stanno accadendo. Favorita tra Inter e Napoli? In questo momento l'inerzia va dalla parte degli azzurri: 51% Napoli e 49% Inter.
Chi in campo tra Raspadori e Spinazzola in Napoli-Torino? Bisogna capire quanto Conte si fidi di Ngonge e Okafor, perché l'allenatore vuole avere un cambio affidabile per l'attacco in panchina. Spinazzola è partito titolare a Monza per lo stesso motivo, quello di avere qualcuno a disposizione a gara in corso.
Futuro dell'allenatore? Nelle recenti dichiarazioni non c'è solo il Conte pre-Monza, ma soprattutto quello di febbraio dopo il mercato di gennaio. Ho una mia idea: se vai a lavorare con ADL, sai con chi lavori e sai che cos'è il Napoli. Scoprirlo dopo otto mesi, dicendo che certe cose non si possono fare oppure che la piazza è una tappa di passaggio, rappresenta un qualcosa dietro al quale tanti allenatori - parlo anche di precedenti tecnici come Ancelotti, Spalletti o Benitez - hanno fatto. Stupirsi della mancanza di un centro sportivo, che non c'è da venti anni, è una cosa che non mi convince. Un pregio che riconosco a De Laurentiis è la coerenza. Lui è sempre lo stesso a prescindere dal personaggio con cui si confronta: che si tratti di Ancelotti o Sarri, Spalletti, Conte... L'allenatore che si sorprende che ADL abbia avuto lo stesso atteggiamento visto con altri, è una cosa che non mi convince".