Moggi conferma: "Quel che ha detto Buffon è vero, gli avversari in Italia si scansano"

Le Interviste fonte : liberoquotidiano.it
Moggi conferma: Quel che ha detto Buffon è vero, gli avversari in Italia si scansano

Tanto per chiarire l’argomento che ha tenuto banco, invitiamo i tifosi bianconeri a sperare che la reprimenda di Buffon alla squadra dopo l’1-1 col Lione, pubblicata dalla Gazzetta, corrisponda a verità. Chi vi scrive, conoscendo bene Gigi, è straconvinto che sia tutto vero, perché il carattere del campione esce anche dopo una vittoria se non è convincente. Non c’era quindi bisogno di fare comunicati che negassero una più che possibile verità, meglio una conferma perché il vero capitano deve dare il suo contributo in campo e nello spogliatoio. E Gigi lo fa al meglio. Le parole incriminate, «in Italia gli avversari si scansano, in Europa no», sono facilmente comprensibili: in Italia la Juve fa paura per cui può capitare che un allenatore (Giampaolo della Samp) ritenga opportuno preservare alcuni titolari per l’avversario successivo (Inter). E non sarà il solo, da qui alla fine del torneo.


L’Inter intanto ha scelto Pioli ma fa sorridere il casting messo in piedi. I tifosi interisti si augurano che questi signori cinesi non abbiano scambiato la squadra per un film con attori e comparse. Perché sbagliare allenatore è da tempo lo sport preferito dell’Inter. Ventidue gli esoneri con Moratti, quest’anno è già il quarto (Mancini, De Boer, Vecchi...): che gli eredi vogliano emulare il grande Maestro? Le regole da osservare per la scelta di un mister non possono prescindere da alcune considerazioni: prima il carisma, poi capire se il gruppo a disposizione si confà al prescelto. Se si ha una squadra di “picchiatori”, inutile prendere Zeman. Ma l’Inter non ha mai tenuto conto di queste regole e i risultati lo testimoniano. Il tempo è galantuomo e spiega il passato. Dopo Mourinho la società si è calata nuovamente nella mediocrità di una gestione bambinesca e proprio il post Calciopoli sta mettendo a nudo le verità vere e non quelle predicate.

E infatti, niente di nuovo sotto il sole. La Juve continua a vincere, batte il Chievo senza convincere, ma ci riesce perché ha giocatori che pur sottotono sanno sfruttare le loro qualità: Pjanic non aveva brillato, ma la punizione del 2-1 è magistrale; se non segna Higuain lo fa Mandzukic; Buffon è strepitoso nel tiro a botta sicura di Castro. Ai perfezionisti può non piacere come gioca la Signora, secondo noi piace meno a chi la deve incontrare...


La Roma straripa e rimanda a casa il Bologna con la tripletta di Salah, artefice del 3-0 assieme a Perotti, prezioso nel saltare l’uomo. Buona gara del Napoli con la concreta Lazio: pareggia perché senza punta centrale non incide e perché Reina si fa beffare da Keita. Vince il Milan con il super colpo di tacco di Lapadula, vince l’Inter col Crotone, ma è un 3-0 ingannevole: Perisic, fin lì il peggiore, sblocca solo all’84’. Titola la Gazzetta: «Poi all’Inter sono venuti i 10 minuti». Aggiungiamo: «... con il Crotone, però». Benissimo l’Atalanta di Gasperini, un 3-0 da dominatrice al Sassuolo e tanti giovani che saranno il futuro della Nazionale. Applausi al Toro di Cairo, 5-1 al Cagliari con un giocatore, Belotti, già diventato una sicurezza per i granata e per la nazionale, e poi con Ljajic, Benassi e Baselli: solo la Roma ha segnato più gol (29-27).

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