Una lunga, lunghissima intervista quella rilasciata dall'attaccante belga del Napoli Dries Mertens al quotidiano belga Het Laatste Niewus. Vi proponiamo, in anteprima, la traduzione di ampi stralci che fanno sicuramente, come dire, rumore.
"Vero, da quest'estate. Prima di tutto: mi viene difficile parlare di queste cifre, ci sono persone che guadagnano 1500 euro al mese. E per loro sono somme inimmaginabili. Ma lo scorso inverno ho ricevuto un'offerta dalla Cina: avrei guadagnato una cifra incredibile. Ma il Napoli non voleva mandarmi via, ed io volevo rimanere. Però: se la ricevessi di nuovo? Per questo ho voluto una clausola rescissoria nel mio nuovo contratto. Ventotto milioni di euro non è tantissimo per un club cinese, ed anche per il Napoli è una bella somma. Fino a quando Neymar è andato al Paris Saint-Germain, perchè da allora ventotto milioni di euro non sono niente. Sono diventato un affare. Perchè dove lo trovi un giocatore che segna ventotto gol in Serie A e costa ventotto milioni. Da nessuna parte, no?"
"Mi sta bene, sì"
"Ventisette anni fa, no? Se più avanti saremo ancora in lotta per il titolo...è adesso o mai più. La Juventus è ancora la squadra più forte, ma se c'è un anno in cui il Napoli può vincere è questo qui. Siamo rimasti tutti perchè avvertiamo che 'qualcosa è possibile'. Adesso mi rendo conto che è molto difficile: non abbiamo talenti eccezionali oppure un gruppo molto profondo, quantomeno dopo gli infortuni di Ghoulam e Milik. Mettete a confronto la nostra rosa con quella della Juventus, e capirete che stiamo realizzando un piccolo miracolo"
"(ride, ndr). Magari la gente penserà che io mi paragoni a Maradona. Ho un po' paura di ciò, del fatto che leggeranno i giornali e diranno 'ok, eccolo di nuovo: gioca a Napoli e pensa di essere Maradona'. oppure 'finalmente c'è arrivato, s'è accorto di avere le stesse iniziali'. Smettiamola di tornare sempre nel passato. Io sono soltanto Mertens".
"Come una grande figura. Qualcuno dovrebbe fargli un documentario. Ad esempio su cosa ci dice, ogni tanto, prima di un partita...'Io sono venuto dalla merda e adesso sono in Champions League. Nessuno ce la porterà via'. Fantastico. Le nostre carriere sono simili: non sono come Youri Tielemans che giocava in prima squadra all'Anderlecht quando aveva sedici anni, oppure come Romelu Lukaku che non sa cosa significhi giocare soltanto una volta a settimana. Io vengo dalla terza categoria, ho lavorato. Come Sarri. Oltre alle tante sigarette e al caffè, Sarri legge costantemente. Viene dal mondo dell'economia, è sempre occupato con le statistiche e tatticamente è molto preparato. La sua filosofia ha raccolto interesse tra i giovani allenatori. Ed il rispetto ottenuto da Guardiola prova il fatto che Sarri sappia di cosa parli. Davvero un allenatore molto bravo. Lo dicevo anche quando ero in panchina (ride, ndr). Ah, un'altra cosa: la sua scaramanzia non può essere misurata: un giorno ci alleniamo su un campo, il giorno successivo sul campo accanto, fino all'obiettivo...non conosce deviazioni. A meno che non perdiamo".
"Perchè qualche volta vuoi qualcosa di differente. Non vado sempre in vacanza nello stesso posto...ma in questo momento un trasferimento non è nei miei programmi"
"Se avessi saputo che Neymar sarebbe andato via... C'è stato un piccolo interesse da parte loro per un po'. Ma sarei stato la riserva di Messi-Suarez-Neymar, e dopo un bell'anno al Napoli non volevo tornare di nuovo in panchina. Sebbene fosse il Barcellona. Ho deciso di rifirmare qui, poi Neymar è andato al Paris Saint-Germain e ha fatto esplodere il mercato. Il Barcellona, cercando un sostituto, ha dovuto pagato cento milioni per un calciatore che avrebbe potuto pagare la metà. Qualche volta penso 'cosa sarei adesso al Barcellona': mi piace pensarlo, perchè se dai uno sguardo a chi ha giocato a sinistra negli ultimi mesi...magari sarei potuto essere lì"