Troppe partite, calendari intasati, calciatori sottoposti a sforzi fisici eccessivi e aumento del numero di infortuni. Per tutti questi motivi le leghe europee e il sindacato dei calciatori europei hanno presentato un esposto contro la FIFA per abuso di posizione dominante e violazione del diritto alla concorrenza dell’Unione europea.
A commentare la vicenda è Massimo Mauro, ex calciatore oggi opinionista sportivo, intervistato dal quotidiano La Repubblica.
"Andrebbe benissimo giocare una ventina di partite in meno all’anno, a patto però di guardare anche il rovescio della medaglia e abbassare l’ingaggio di un paio di milioni di euro. Non voglio fare populismo, però quando sento di stipendi da 100 mila euro al mese o di ingaggi da 3-4 milioni a stagione solo per aver fatto un buon campionato, un certo senso di indignazione ci può stare. Anche ai miei tempi ci si faceva male. E poi adesso le squadre hanno rose di 30 giocatori e ci sono 5 sostituzioni a partita. Insomma, finiamola di parlare del calcio come usurante. Non vedo la sofferenza".
Massimo Mauro cita anche Antonio Conte nel suo discorso:Â
"Il termine che dà più fastidio è sacrificio. Lo usano un po’ troppo anche tecnici di primo piano come Conte e Thiago Motta. Ma il sacrificio è fare lo straordinario in un lavoro normale per comprare i libri di scuola ai propri figli".