Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli, ha parlato delle vicende di casa Napoli ospite negli studi di Piùenne: "Perché il Napoli ora subisce meno goal? Perché il cambio modulo non espone i difensori nell'uno contro uno, non è un caso che dal passaggio al 4-3-3 le reti subito sono state solo due. In precedenza, venivano rimarcati alcuni limiti non essendo giocatori dal grande passo. Le piccole restano un problema storico del club, già quando c'ero io con Allodi e Bianchi esisteva questa problematica. Ma la grande squadra è quella che vince con tutti, pertanto invito a volare bassi. Serve continuità e soprattutto questa nuova soluzione tattica necessità di una grandissima intensità in ogni singola partita". Su Sarri: "Diciamoci la verità, la società aveva contattato altri allenatori tra cui Mihajlovic e alla fine ha dovuto ripiegare su Sarri più perché il tempo stringeva. Anche perché De Laurentiis non prevedeva l'uscita di Benitez". Su Valdifiori: "Sono un suo estimatore, ma non serviva a questa squadra. Sia perché c'era già Jorginho, sia perché uno come Inler non era da buttare via. Ma un segnale di forza che un club può dare a un nuovo allenatore è proprio quello di prendere giocatori che lui consiglia, quindi sarà nato così il tutto. E' stata la mossa della disperazione prendere l'ex Empoli. Io avrei rinforzato la squadra in difesa, serviva uno atleta esplosivo alla Fabio Cannavaro. Non ho mai reputato giusto la scelta di scaricare Paolo, è stato uno dei danni fatti da Benitez. L'ex capitano era più forte di tutti i difensori arrivati dopo di lui, quando seppi che il Napoli lo mollava l'ho telefonato per portarlo all'Atalanta ma non siamo riusciti a trovare l'intesa economica".