Notizie Calcio - Intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, Federico Buffa ha raccontato un fantastico retroscena relativo a un giovanissimo Diego Armando Maradona e la dittatura in Argentina all’epoca.
«Diego veniva da una famiglia di peronisti che si erano trasferiti a Buenos Aires proprio per seguire Peron. La madre, Salvadora Franco, donna Tota, era una grande ammiratrice di Evita Peron.
E volle partorire in un ospedale che portava il suo nome. Il più vicino era a Lanus. E Diego nacque lì. Peronista anche lui già da bambino.
Un giorno, da giovanissimo calciatore, il bus su cui viaggiava con il padre venne fermato dai miliziani. Volevano sapere se c’erano peronisti. Poi videro Maradona con un pallone in mano. “Perché?”, chiesero.
Il padre rispose: “Perché mio figlio è un calciatore”. “Faccelo vedere”. Diego prese il pallone e palleggiò ininterrottamente per dieci minuti.
I miliziani li lasciarono andare. Maradona era peronista ma per lui il sogno da bambino di vincere il Mondiale era importantissimo».