A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Antonino Imborgia, ex agente di Lorenzo Lucca
“Lucca sta facendo bene, ha una crescita costante anno dopo anno. Il suo percorso è ben articolato e ben tacciato, come previsto siamo già in doppia cifra. Per lui tutto bene, per la Nazionale un po ' meno. Va inserito con gradualità, davanti stavano facendo bene, ma devo confessare che ieri sul 2-0 ho spento la TV perchè al di là del calcio della Germania che nel primo tempo è stato energico e si immaginava che non potesse durare, ma i due gol incassati dall’Italia sono da fantascienza in negativo. Chi prende Lucca fa un affare perchè è grosso, è un atleta di NBI prestato al calcio. Muove i piedi con estrema velocità, a campo aperto è micidiale, è forte di testa ed è uno caratteriale. Ha una personalità quasi incosciente e se giocasse al Maradona o al Meazza non farebbe differenza.
Lui ha una struttura che gli altri non hanno, può giocare con gli altri con estrema facilità, infatti non sta sempre centralmente, va a fare la chiusura centrale, ma va sempre in giro per il campo e questo significa che è adattabile a qualsiasi altro calciatore. E’ una prima punta che può giocare con un’altra prima punta per cui può fare l’alternativa oppure il titolare, è una prima punta diversa. Il campionato italiano è battuto perchè il livello si è abbattuto, le squadre in vetta fanno a gara a bucare qualche gomma qua e là. Inter a parte che è abbastanza continua, spesso capita che una come il Napoli pareggia a Venezia: il Napoli di Spalletti a Venezia non avrebbe pareggiato e questo non vuol dire che il Napoli di oggi è più scarso di quello di Spalletti o che Conte è più scarso di Spalletti, ma che il campionato è livellato verso il basso. Detto questo, è presto ancora per dire chi vincerà lo scudetto.
A meno di 35 milioni, l’Udinese per Lucca non chiuderà: l’esperienza Ajax è servita a ragazzo, io non ero d’accordo perchè come caratteristiche c’entrava poco con quel calcio. Lui aveva il Bologna e lì doveva andare, ma capisco che un ragazzo quando c’è una squadra blasonata a livello europeo che ti cerca fa fatica a dire di no. Quello di Amsterdam è stato un anno giusto per la crescita, ma anche buttato via. Se fosse approdato al Bologna, oggi starebbe giocando nel Napoli, nel Milan o in una squadra di pari livello”.