(ANSA) - ROMA, 22 GEN - "A Valencia mi sono sentito umiliato, perciò me ne sono andato". Così l'ex ct azzurro Cesare Prandelli torna sul suo addio alla panchina del Valencia dopo pochi mesi dal suo arrivo. "Quando sono mancati i presupposti per lavorare con trasparenza, ha detto Prandelli, mi sono sentito umiliato: mi hanno chiesto di fare l'allenatore e il dirigente, senza darmene la reale possibilità. Avevamo concordato che la priorità era l'acquisto di Zaza, con cui era tutto chiuso, e non ho potuto accettare il fatto che il presidente, dopo 20 giorni in cui eravamo d'accordo, mi fosse venuto a chiedere se volevamo un centrocampista. Come a voler ricominciare da zero. Mi sono sentito umiliato e ho preferito rescindere un contratto di un 18 mesi: con questi soldi risparmiati magari ora possono fare mercato, visto che hanno problemi di fair play finanziario. Poi Zaza, dopo la mia rescissione, è arrivato lo stesso: penso che abbia le possibilità per fare bene".