TERMINA QUI L'INCONTRO CON PEPE REINA
A chi faccio più cazziate dei miei compagni? "Non so sinceramente, ma quando le faccio lo faccio sempre con affetto".
Il più forte al mondo? "Neuer senza dubbio".
Rafael e Gabriel che non giocano? "Forse andavo peggio io con Neuer lo scorso anno, non si infortunava mai. Devo ringraziarli entrambi ovviamente, ogni allenamento lo fanno al 100% e mi spingono a fare sempre meglio".
Il mio amore verso Napoli? "Io lo sento davvero, non faccio fatica. Rifiutare Napoli? Rispetto le scelte degli altri, ma a me Napoli piace tantissimo, lo ripeto".
Mia moglie è gelosa delle tifose? "Ormai abbiamo 5 figli, di cosa deve essere gelosa".
Insigne? "Penso che abbia ancora margini di crescita. Sicuramente è più costante rispetto allo scorso anno. Merita la nazionale sicuramente".
Un San Paolo più piccolo? "A me piacerebbe, vorrei che togliessero la pista d'atletica. Il numero di spettatori non vorrei che venisse ridotto".
L'italiano? "L'ho imparato con un professore per 2-3 mesi, l'anno scorso anche ho parlato spesso italiano a Monaco perchè il mio fisioterapista era bolognese. Il Napoletano? Sicuramente conosco la parola Jamme".
Cori razzisti contro il Napoli? "Sono le parole che meno conosco in italiano, non si deve dare un'importanza così a queste cose. Voglio difendere la mia città e il mio popolo, ma non vogio dare importanza a quegli scemi che non fanno un favore al calcio".
Come ho trovato Higuain? "Sta meglio fisicamente e nella testa per fortuna, mi auguro di vederlo così e mi rende molto felice questa cosa. Davvero penso che stia disputando un'ottima stagione. Si sente realmente importante per la squadra".
Maglietta a maniche corte ogni gara? "La settimana scorsa l'abbiamo tagliata, non succederà mai più visto com'è andata..."
La maglia di Balotelli come pigiama? "Non ho solo quella maglia come pigiama, mi metto i pantaloncini e la maglia di qualsiasi giocatore con cui me le sono scambiate".
Gli attaccanti che temo di più? "Non temo nessuno, ci sono squadre come la Juve che hanno dei bomber fortissimi, Dybala e Morata sono fortissimi".
La mia parata più difficile quest'anno? "Ovviamente quella contro l'Inter negli ultimi secondi. Quel calo contro di loro è stata una cosa psicologica, quel 2-1 ci ha dato una paura pazzesca di perdere quello che avevamo ottenuto fino a 5 minuti prima".
La reazione dei tifosi dopo Bologna? "In strada tutti mi hanno detto di stare tranquillo, che non faceva niente se avevo fatto quell'errore. Vincere qui è speciale e diverso rispetto a tutti gli altri posti".
La pressione di difendere il primo posto? "Magari fossero queste le pressioni della vita...A me fa stare solo bene rappresentare la mia città e la mia società al primo posto. I miei compagni? Con l'età miglioreranno tutti".
Distanza tra Bayern e le italiane? "Secondo me è tanta, dalla A alla Z".
La crescita di Koulibaly? "Ha delle doti spettacolari, è una bestia fisicamente. E' un giocatore fortissimo".
I miei idoli da bambino? "Zubizarreta e Molina".
La più forte della Serie A? "Ci sono varie squadre, Roma, Juve e Inter sono le più attrezzate".
Il nostro obiettivo? "Dobbiamo stare calmi, non ci prefissiamo nessuna posizione da raggiungere. La Roma? Già la conosciamo".
Quando abbiamo parlato io e De Laurentiis del mio ritorno? "E' stato dopo Napoli-Roma, quando venni al San Paolo lo scorso anno. Lui sapeva che sarei ritornato anche a piedi qui. Non sapevo che Benitez se ne sarebbe andato".
La mia presenza con la squadra? "Non so se lo scorso anno sia mancata questa cosa, ma l'anno scorso comunque sono andati bene al di là del risultato finale. Ringrazio tutti quelli che hanno parlato bene di me".
Liverpool o Napoli? "Non mettetemi in difficoltà per favore! Ai giocatori del Bayern li ho martellati per una stagione intera dicendo che volevo tornare qua al Napoli. Nello spogliatoio del Bayern mettevo sempre la canzone "Napoletano" di Clementino e altri cantanti napoletani.
Pranzo porta fortuna da Nennella prima di Napoli-Roma? "Non so se ci andrò. Ma perchè qui siamo scaramantici a Napoli? (ride ndr.)".
Benitez? "L'ho sentito ultimamente, ma non abbiamo parlato della fase difensiva di quest'anno (ride ndr.)".
Guardiola o Sarri? "Sarri è un allenatore che ti arriva nella testa e nel cuore, è una figura anche un po' paternale che ti aiuta anche per la vita. Mi piacciono queste persone così, gestire 25 giocatori mica è facile. La miglior cosa che Sarri ha è sicuramente la gestione dei singoli".
I 3 portieri più forti in Italia? "Penso che i migliori sono Handanovic e Buffon, senza ordine".
Com'è uscire a Napoli? "Mica mi picchiano quando esco! Io vado in giro spesso, mi sono abituato e accetto tutto per godermi questa città. E' bello che la gente ti ringrazia, ti ferma a fare una foto. Quando stai con i figli può diventare un po' pesante, ma io sinceramente non mi nascondo mai quando esco. Vivere qui anche a fine carriera? La Spagna mi piace molto, ma non si sa mai. Non c'è niente che non sopporto di questa città".
Uomo immagine di Napoli? "Sono felicissimo di essere qui, questo è sicuro. Ogni giorno mi godo la città, la gente e i miei amici. In futuro non so cosa accadrà. L'amore per Napoli? Sicuramente non è scattato nelle prime 2 settimane del mio arrivo. Quando sono arrivato ho capito che era subito tutto diverso, ma quando inizi a conoscerla capisci che è fantastica. Quando ero a Monaco sono venuto spesso a trovarvi, sono due città diverse. Qui abito con i miei suoceri, loro ci aiutano a crescere i figli".
Da dove si riparte? "La nostra squadra deve ripartire da una solidità difensiva importante, come l'abbiamo avuta fino a domenica. Al di là della qualità offensiva che abbiamo, è importantissimo avere questa solidità difensiva. Aumenterà il nostro margine di crescita".
Cosa ha fatto Sarri dopo la sconfitta?: "Sarri si è arrabbiato molto dopo la sconfitta col Bologna, quando non facciamo le cose che ci chiede è normale che si arrabbi, ha tutta la ragione del mondo. E' normale che se non facciamo quello che ci dice è più facile perdere. E' vero che nelle 8 partite precedenti avevamo subito solo 8 occasioni da gol, c'è stato qualcosa che non è andata bene. Abbiamo rivisto la partita col mister, cercheremo di migliorare e di imparare dagli errori. Dobbiamo ripetere quello che nell'ultimo mese abbiamo fatto più che bene. La rosa della Roma è mostruosa, sono fatti per vincere lo scudetto. Al momento non stanno al massimo, ma al San Paolo speriamo di fargli fare una gara difficilissima. Scudetto per il Napoli? Non penso sia realistico al momento, siamo stati al primo posto e siamo vicini a quella posizione ora, ma il nostro pensiero deve essere di partita in partita, altrimenti si sbaglia".
Errore contro il Bologna? "Non è la fine del mondo, è sempre brutto farli, se poi ti costa dei punti ancora peggio. Non sarà il primo e nemmeno l'ultimo".
Pepe Reina parla in diretta nel corso del Forum al Mattino: