De Laurentiis: "Un'alternativa a Reina? Vorrei restasse per sempre! Perchè mandare via Maggio? Mi hanno chiesto Mertens, Jorginho e Giaccherini, Sarri lo amo! Su Leno e Ounas..."

Le Interviste  
Aurelio De Laurentiis, presidente del NapoliAurelio De Laurentiis, presidente del Napoli

Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, benvenuti alla diretta testuale del forum che il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sosterrà nella redazione del quotidiano Il Mattino. Vi proporremo in tempo reale le dichiarazioni del numero uno azzurro.

16.00 - Tra pochi minuti avrà inizio il forum con il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.

16.07 - Il presidente De Laurentiis ha lasciato l'hotel Vesuvio per dirigersi verso la redazione del quotidiano.

16.13 - Qualche minuto di ritardo.

16.14 - E' appena arrivato De Laurentiis.

16.17 - Ecco De Laurentiis: "Il più grosso investimento è quello su Maurizio Sarri, ha dimostrato di essere un fuoriclasse come sistema di gioco. Questo schema, però, non lo si può insegnare in pochissimi minuti o poche sedute a tutti: ogni giocatore ha caratteristiche diverse, e nel proprio dna calcistico ha una serie di atteggiamenti e di abitudini di gioco che deve in qualche modo resettare per far fronte ai nuovi insegnamenti di Sarri. I nuovi acquisti tendono ad arrivare con ritardo sul campo, ma questo è un grande plus di Sarri perchè evidentemente lui vuole sempre rendersi conto della maturazione del giocatore sul suo tipo di gioco. E' un tipo di gioco dispendioso, perciò Sarri cerca di far crescere le componenti della squadra senza perdere di vista il campionato. Poi è chiaro, il campionato non lo giochiamo da soli ma con tanti altri: con Sarri per due anni abbiamo raggiunto la Champions pur perdendo Higuain, ci voleva un po' di tempo per verificare come sostituirlo. Si sono persi pochi punti che potevano valere il primo o il secondo posto, poi è stata trovata la formula giusta ed il Napoli ha fatto una seconda parte di stagione strepitosa. Speriamo che in futuro non si cambi: la nostra squadra è ambita da tutti, i calciatori sono richiesti dappertutto ed ho avuto la forza di trattenerli tramite sacrifici. Non abbiamo il fatturato di Juventus, Inter o Milan: soffriamo a doverci misurare allo stesso livello, siamo passati da Mazzarri quando avevamo stipendi che valevano una quarantina di milioni...arrivando in Champions, adesso con Sarri abbiamo sfondato il muro dei cento milioni raddoppiando i costi precedenti. Noi dobbiamo operare in Champions, altrimenti è un disastro. Abbiamo aperto nuove frontiere per fatturare di più, verso la Cina: ho assunto cinque persone che si dedicano soltanto al settore estero, ne ho presa un'altra soltanto per la Cina. Stiamo continuando ad investire, fin quando non ci sarà la soluzione della bonifica di Bagnoli: mi hanno detto che partirà verso dicembre, durerà 16-24 mesi. Qualora le forze politiche fossero d'accordo nell'assegnarmi quegli ettari per costruire lì la città del Napoli, un contesto dove mettere quindici campi di calcio, con un paio dedicati ai meno abbienti con i nostri stessi allenatori. Poi una cantera vera e propria, creare un'opportunità scolastica e magari un albergo per ospitare i genitori dei ragazzi che vengono da fuori. In più uno stadio stramoderno con tutte le pulsioni della tecnologia che possono far vivere la partita nel miglior modo possibile".

16.25 - Su Adam Ounas: "Lo vedrò alle 18.40, mi ha telefonato il professor Mariani dopo le visite: mi ha detto che è tutto a posto, è un giovane dalle belle speranze. Ha una piccola cicatrice ma fisicamente è integro. Aspetto Vallefuoco in albergo con i contratti, così li firmeremo e poi Ounas partirà per il Trentino. Altri acquisti? Dobbiamo essere accorti per non sfruculiare il pasticciotto, affinchè non diventi un pasticcio. Dobbiamo ancora far esplodere ragazzi come Rog, più degli altri. Dobbiamo non creare malumori, così che i bravi non si vedano nella possibilità di dover partire: dobbiamo cercare i giovani che funzionano, per farli emergere così da stare apposto per quattro-cinque anni. Al massimo ci preoccupereremo di rinnovare i contratti, pagando uno stipendio maggiore".

16.28 - Ci sono maggiori certezze rispetto all'anno passato? "Secondo me alla squadra non manca nulla, ci dobbiamo occupare degli esuberi. Ogni volta che sento che potremmo dare via Tizio o Caio vado in fibrillazione, la qualità dei componenti del Napoli è di altissimo livello: è difficile comprare qualcun altro. Adesso abbiamo voluto prendere questo nuovo calciatore perchè fosse di rottura, quando in determinate partite potrà far comodo a Sarri buttarlo dentro. Abbiamo anche un altro calciatore che stiamo valutando: abbiamo preso Grassi, ottimo centrocampista molto giovane...ma si sono talmente consolidati i nostri mediani, che farlo venire da noi sarebbe come iniziare da capo togliendo certezze riavendole tra sei mesi. Se si vuole puntare allo scudetto, dobbiamo essere pronti dall'inizio. Milik è fuori dalla crisi, Callejon è più forte che mai, Insigne ha rinnovato, Mertens ha rinnovato...ci sono le condizioni per poter fare bene, io sono più che sereno. Poi se dovesse esserci un'altra occasione per uno che può fare bene e si libera in una posizione, allora sarei pronto ad intervenire".

16.33 - Un'alternativa a Reina? "Ci sto lavorando da due mesi, non sto riuscendo a trovarla. Tra me e voi c'è una differenza, tra me e Giuntoli, tra me e Sarri: io sono uno al quale piace il rischio calcolato. Non ci metterei nulla a dire che arrivi un giovane, l'anno prossimo sarò nella stessa identica condizione. Pepe ha il contratto in scadenza, tra un anno ci sarà un problema. Se si infortunasse, che facciamo? Oggi come oggi, se dipendesse da me prenderei uno sul quale puntare e terrei il bravissimo ed esperto, nonchè carismatico Reina. Pepe è il più forte e ha tutta la mia fiducia, gliel'ho data quando non lo conoscevo. E' come me, è uno stakanovista del lavoro, siamo due pazzi per il lavoro e le nostre mogli sono preoccupate perchè pensiamo prima al lavoro e poi a loro. Il problema è che a me piace il rischio e poter dire 'ho sbagliato'. Bisogna avere la consapevolezza che si può sbagliare. Se Reina stesse con me a vita, sarei felicissimo: il fatto che abbiano fatto uscire delle battute goliardiche, che si utilizzano durante le riunioni a porte chiuse quando tutti diventiamo dei liceali, quando i giocatori e le mogli ballano e diventa tutto un parterre unico nel quale si fanno degli scherzi...c'è stata una caduta di stile nel riportare delle cose all'esterno, non ho voluto replicare facendo un po' il papà: non rispondiamo. Per me Reina dovrebbe stare nel Napoli a vita, se facesse l'allenatore nelle giovanili...lui e Marek potrebbero pensarci. Pepe è un motivatore ed un trascinatore, può farlo: non è che però posso offrirglielo adesso eh. Reina lo vedo in porta per il playoff Champions: dice sempre che ama tanto la città, vorrei fosse convinto che bisogna essere spassionatamente sinceri. Oggi come oggi mi serve Reina, ma se devo pensare al futuro magari Pepe fa delle cose mirabolanti: una cosa è farle per 15-20-25 partite, un'altra è il peso di doverne fare 47. Psicologicamente è una responsabilità che porta ad essere distrutto dentro: come si molla? Lui dovrebbe essere contento se un presidente gli vuole bene, ma bisognerebbe scegliere un altro portiere che non se la farebbe sotto all'arrivo al San Paolo o in giro per l'Europa. Io Reina lo vedrò a Dimaro"

16.41 - Su Bernd Leno: "Mi piace molto, ma il Bayer Leverkusen ha già ceduto altri. Il problema me l'ha spiegato Giuntoli: ha una modalità di gioco che non so se all'inizio possa farci perdere qualche partita. Gli ho detto che col nostro modo d'attaccare, in difesa non devono mai restarci"

16.42 - Dicono che Mario Rui sia basso... "Sono tutte cose che non hanno ragion d'essere, il problema secondo me è che noi abbiamo un gioco straordinariamente spettacolare, ma se rimaniamo nella nostra area possiamo crearci dei problemi. Non si può dire che il nostro centrale Albiol non abbia esperienza, ne ha da vendere. Le stupidate non sono tali, sono dei fatti concreti perchè con un certo tipo di gioco ti esponi di più"

16.44 - Un rincalzo sulla fascia destra al posto di Maggio? "Maggio è integro, con tanta esperienza: gli voglio bene, quando ha giocato ha fatto benissimo. Non vedo perchè dovrei rischiare. Il problema è capire alcune partite non giocate al top da Hysaj, ha avuto qualche incertezza rispetto alla scorsa stagione. Tante volte abbiamo avuto giocatori con diarrea, febbre e mal di schiena...se facciamo il calcio virtuale e prendiamo un altro, allora veniamo mandati affanculo ed il giocatore chiede di andare via"

16.45 - "Mertens ha dato a Sarri l'impostazione di un gioco ancora più veloce rispetto a quello con Arkadiusz Milik, che a Pescara risolse qualche problemino. Ho sentito dire, fuori dall'Italia, che una mia vecchia idea sta prendendo piede: togliere l'intervallo da 15 minuti, e fare quattro tempi da 15 minuti con due minuti di pausa. Perchè non far giocare tutti i panchinari e giocarmela come mi pare? Pensate come aumenterebbe la goduria del tifoso"

16.47 - Sul mercato in uscita: "Ho detto di nuovo 'no' per Koulibaly, ci hanno chiesto Mertens e Strinic. Mi hanno chiesto anche Giaccherini, Jorginho...mi hanno fatto parecchie richieste, non si sposta nessuno"

16.48 - Sul rinnovo di Ghoulam: "Ha un problema di rappresentanza, pare che adesso sia tornato il fratello: ne parleremo in ritiro"

16.49 - Il giocatore che mi piace vedere in campo? "Non posso dire Ronaldo a prescindere, bisogna capire sempre come si adatterebbe al gioco di Sarri"

16.50 - Sulla numero 10: "Non credo sia fuori moda perchè l'ha messa Maradona, noi siamo andati avanti: il mondo cambia, una volta la maglia era legata al ruolo in campo. Oggi invece dico: ma come, Insigne ha il 24 che è il giorno del mio compleanno? Perchè deve cambiarla? Per portarsi jella da solo? Carta che vince non si cambia".

16.52 - Sulla cittadinanza onoraria per Maradona: "Diego è stato il più grande di tutti i tempi, più di Pelè. Secondo me la cittadinanza è qualcosa che gli spetta di diritto, poi tutte le polemiche...non mi interessano. Io inizialmente volevo fare una partita a fine campionato, avevo sentito Stefano Ceci per il 30 maggio con un match tra le vecchie glorie e noi: Diego aveva altri impegni, poteva venire soltanto a luglio. Avevo detto che saremmo partiti il 5 luglio, poi pensandoci: mi metto a fare una partita con i miei calciatori che non sono ancora allenati, magari uno si fa male alla caviglia o al ginocchio come Grassi al primo allenamento? Avrei voluto fare una serie di rigori con Maradona, poi ragionandoci ho pensato: il quattro di luglio era troppo rischioso, mi sono ritirato da questa organizzazione. Motivi economici? Il problema lo risolvi con altre soluzioni, se avessi fatto una partita allo stadio per questione di ordine pubblico pagando l'Iva e altro, avremmo messo un prezzo simbolico. Per pagare il cachet di Maradona si trovava un modo per assorbirlo: è un problema di non cadere in quelle che sono le maglie di un ufficio imposte che ha il mitra spianato nei confronti di  Diego. Uno si fa delle domande: devo pensare a vincere lo scudetto o corro il rischio che arrivi l'ufficio imposte e chieda come è stato pagato Maradona? Perchè avrei pagato l'agente? Sarebbe stata una operazione camuffata, mi sono detto 'le cose o si possono fare o non si possono fare?'. Cosa c'entravo io, dato che i calciatori non avrebbero giocato? A Napoli piace sempre l'eccesso, abbiamo festeggiato i trent'anni di scudetto: pregai i giocatori del primo scudetto di aspettarmi, e invece giocarono. Allora è giusto che sia soltanto la cittadinanza onoraria per Maradona".

16.55 - Maradona al mio fianco? "Non si può mai dire 'mai'".

16.56 - Sulla parola scudetto ed una nuova festa... "Non è un problema di scaramanzia, prima o poi lo vinceremo. Meglio prima che poi: dobbiamo tutti fare uno sforzo, anche i media che ci supportano e ci sopportano. Occhi aperti verso chi non vorrebbe farcelo vincere: vigilate, c'è sempre qualche malevolo. Mi sento garantito dal sistema, credo che loro capiscano che qui nessuno è fesso: in caso contrario, venderemo cara la pelle"

17.01 - Sulle istituzioni: "Non le sento al mio fianco totalmente, altrimenti avrebbero messo prima il San Paolo in condizioni accettabili: chiamai Auricchio, mi sarei fermato allo stadio per un paio d'ore dopo l'ultima partita e gli avrei fatto vedere cosa avrei voluto rifare. Lui disse 'si' ma non si fece vedere: lo aspettai come un cretino, poi mi chiese scusa. Sono riuscito a trovare una sponsorizzazione, con 800mila euro avrei fatto il lavoro: dissi di essere pronto, Formisano ne è testimone, poi mi dissero che non avrei potuto farlo. Avrei messo i soldi e li avrei dedotti dai miei debiti nei loro confronti: ad oggi siamo arrivati con un San Paolo senza sediolini cambiati, si parla di gennaio. Mi sono spaccato per fare una certa figura con Florentino Perez, per fortuna il mio amico del Vesuvio mi ha messo a disposizione la terrazza per la colazione sul mare: chiesi di lasciarmi la sala da 200 persone al San Paolo, per fare una cena con dieci tavoli da dieci persone a testa. Il presidente del CONI disse che gli piaceva ciò che stava mangiando, risolvemmo così per evitare le brutture: chiamai Ciro Oliva a fare le pizze, alla fine il napoletano si adatta nel casino...siamo capaci di trovare le soluzioni migliori. Mi auguro di poter ospitare tra quattro anni, in una Champions League rivisitata, un club in un nuovo stadio a Bagnoli"

17.05 - Sul sindaco De Magistris: "E' una persona perbene ed educata, però è un politico che guida un Comune con un dissesto finanziario da 1.7 miliardi di euro. Prenderei un manager tedesco con due milioni di euro all'anno di stipendio, per gestire la ricostruizione della città. E con la galera pronta se ruba. Se uno sposa la filosofia del populismo, quello è il vestito da portare in tutto e per tutto: il populismo a casa mia non ha vita, ho sempre fatto abiti napoletani su misura nonostante abbia la pancia...io sopporto, supporto e ci metto del mio. Mi devono ancora restituire cinque milioni, dicono che non li pago da due anni: non lo faccio perchè ogni volta dicono che stanno per pagarmi e poi non lo fanno. Il duetto tra Chiavelli ed Auricchio al cinema a Natale...farei incassi eccezionali. Una volta dovete chiamare Chiavelli qui, ha il senso del dovere e certe volte rimane basito: lo sentii urlare, Auricchio lo fece uscire dalle staffe. Gli dissi di fare come facevano loro, il napoletano ad oltranza".

17.06 - Sulla comunità: "Se in parallelo agli Scavi facessimo una Pompei virtuale, considerando che non possiamo fare niente...potremmo fare una sovrastruttura studiata per ricostruire la Pompei dell'epoca con delle scene interpretate dal Peter O'Toole della situazione: ti farebbe rivedere in 3D, 4D, 20D...la serata in cui il Vesuvio eruttò, con gli spettatori che pagano"

17.07 - Due cose per Napoli? "E' importante creare un porto che apra verso l'Africa e l'Oriente, verso un commercio incredibile. I fondali non sono adeguati per ricevere determinate navi, ed il porto andrebbe ricostruito totalmente per dare lavoro per dieci anni. Vorrei abbattere via Marina e ricostruirla, mi piacerebbe rivisitare tutti i bassi facendoli diventare patrimonio dell'Unesco, dare case nuove a chi abitato nei bassi ridandogli dignità. Il napoletano ha un grande senso di dignità, ti offre subito la sedia e da bere: io vengo da una famiglia di napoletani, noi mangiavamo ed ospitavamo...ed avviene in tutte le case dei napoletani".

17.10 - Sullo stadio: "Un paio di mesi fa mi hanno detto che devono fare alcuni esami, a dicembre dovrebbero partire i lavori di bonifica che durerebbero al massimo due anni. Se questo parte, noi non aspettiamo che termini la bonifica: bisogna fare subito l'accordo affinchè si possa costruire la città del Napoli su cento ettari. Se si vuole costruire uno stadio, quindici campi da calcio, altri due per la città, per fare una città della cultura dove lo sport diventa anche legalità...servono un centinaio di ettari. Ne abbiamo parlato"

17.11 - Soltanto la Juventus sarà in lotta per lo scudetto? "L'Inter si sta rafforzando, non dimentichiamo che Sabatini il calcio lo conosce e Spalletti è un signor allenatore. Noi l'anno prossimo avremo un'Inter rivisitata e rivoluzionata, hanno investito molti soldi perchè dovevano cambiare molte cose. Noi avremmo dovuto cambiare per mandare via Mertens ed Insigne? Sarebbe stata una stortura. Anche il Milan ha investito 120 milioni, ma non so se sia forte quanto l'Inter: ho piacere se cinque squadre come le milanesi, Juve, Roma e Napoli finiscano per giocarsi lo scudetto. Poi vincerà il migliore, e potrebbe esserlo il Napoli".

17.14 - Su Insigne, è il più forte italiano? "E' un valore aggiunto, ha una famiglia straordinaria e ha voluto vestire la maglia del Napoli. L'ho pagato forse di più, ma perchè vorrei dimostrasse a tutti che non ce n'era per nessun altro. L'ho messo in condizione quasi di rompersi le scatole, ma alla fine lui voleva il Napoli ed io mi sono convinto: ho preferito pagare qualcosa in più, perchè se l'è meritato"

17.15 - Su Sarri: "Ho letto tante stupidate su Madrid, io me la sono presa con la squadra e non con Sarri: tranne Insigne che aveva giocato bene, gli altri mi sembravano venuti quasi in vacanza. Maurizio deve capire che ognuno deve fare il proprio mestiere, se investo determinati migliori io anche in malafede devo romperti le scatole per farlo giocare: come se fossi un provocatore, anche perchè io non sono sempre sul campo a differenza dell'allenatore. Se dobbiamo parlare seriamente, Sarri per me è il numero uno degli allenatori in Europa e lo amo. Ma sugli investimenti...se facciamo i conti, ho speso 170 milioni a fronte dei 90 incassati per Higuain: vorrei vedere chi ho comprato, è chiaro il ragionamento".

17.17 - Su Dimaro: "Una fatica enorme, perchè devo portarmi appresso tutte le mie faccende lavorative: il 16 tornerò a Roma, il 17 a mezzanotte e mezza sarei già a Dimaro per chiedere come sarà andata la giornata".

17.18 - Ultima considerazione di De Laurentiis: "Se avessimo avuto altri gironi, chissà se fossimo arrivati noi in finale di Champions League senza perdere 4-1 contro il Real Madrid..."

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