Neanche il tempo di disfare le valigie che già era in campo con la maglia da titolare al fianco di de Vrij. La storia di Mauricio alla Lazio, da gennaio a oggi, non è altro che questa. Volato via dallo Sporting Lisbona, il centrale brasiliano ha assunto subito le fattezze del leader, guidando la difesa biancoceleste anche in assenza del suo fido compagno olandese. Non parlategli di ambientamento, Mauricio è uno che non perde tempo, punta dritto al sodo. Con ogni probabilità comparirà nel blocco dei titolari anche nell’ultimo e decisivo match contro il Napoli. “Sono cresciuto molto in Italia, ho imparato da ogni allenamento svolto”, dice in un’intervista rilasciata al portale record.pt. “Ogni sessione di lavoro qui è come un gioco. Tatticamente è molto diverso, abbiamo giocato con molta grinta e siamo riusciti a risalire in classifica. Siamo abituati a pressare alti in modo che qualsiasi errore difensivo avversario possa essere fatale. Il mister ci ha mostrato diversi video con situazioni diverse e altri in cui mi chiede di spingermi in avanti. Andare alla Lazio è stato un grande passo per me, importantissimo per la mia carriera, sono molto felice. Ho fatto più di 15 partite da titolare, in 8 di queste abbiamo preso pochissimi gol e questo è fantastico per me e per la squadra. Felipe Anderson, Ederson e Pereirinha sono stati fantastici con me, mi hanno aiutato molto”. Ma i pensieri di Mauricio non dormono solo all’ombra del Colosseo, viaggiano anche verso il suo ex club lusitano, che domani affronterà in finale di coppa nazionale lo Sporting Braga: "Dite al presidente che se lo Sporting Lisbona vincerà la coppa voglio almeno la metà del premio fissato dal presidente", scherza Mauricio. “Con Pereirinha parliamo spesso della finale, faremo il tifo per lo Sporting. L'altro giorno dicevamo che lo Sporting non vince il titolo da molto tempo e questo è il momento di festeggiare. Saremo due tifosi dei nostri amici”. Con la vittoria della Lazio in Coppa Italia e un eventuale successo dello Sporting si sarebbe palesata la stagione perfetta per Mauricio, e invece: “Siamo stati vicini a vincere la Coppa, sul tiro di Djordjevic la palla ha colpito due volte il palo, potevamo stare lì tutto il giorno e non saremmo riusciti a vincere. La Juventus è una grande squadra, fatta di grandi giocatori, hanno fatto enormi investimenti e ha avuto il merito della vittoria. Non a caso sfideranno il Barcellona in finale di Champions. Ora resta lo Sporting, farò il tifo per loro: per il club, i tifosi e per i miei compagni”. Ma Mauricio sogna ancora la domenica perfetta: “Credo sinceramente che domani sarà una domenica speciale. Qui in Italia per la Lazio e in Portogallo per lo Sporting Lisbona”.