Attraverso i canali ufficiali dell'Inter, il capitano nerazzurro Lautaro Martnez si è raccontato in un documentario dal titolo "In arte Lautaro", in cui l'argentino ha ripercorso la propria carriera attraverso delle immagini: "Il primo giorno è stato speciale perché arrivare in un club come l'Inter fu un sogno. I'obiettivo che abbiamo noi sudamericani è sempre quello di fare il salto in Europa e quando l'Inter mi ha chimato non ho mai dubitato della scelta.
Sono arrivato da sconosciuto, ero giovane e non conoscevo nemmeno la lingua, però ho percepito fin da subito l'affetto delle persone. Mi sono sentito subito a casa, anche mia mamma fu tranquilla vedendo tutto l'amore che il club mi stava dando".
Il gol vittoria contro l'Atletico Madrid nell'amichevole dell'11 agosto 2018.
"Fu una rete che mi aiutò molto: mi mise fiducia, fu come dire "sono arrivato". Fu un gol molto bello, che una settimana prima feci già in allenamento. Lo feci vedere a tutti".
Il primo gol in Serie A al Cagliari.
"Mi ricorderò sempre il boato di San Siro. In quel periodo giocavno poco ma quella giornata partì titolare. Se oggi sono il miglior marcatore straniero della storia dell'Inter tutto partì da quel gol. Ho lavorato duramente, significa che ho fatto le cose fatte bene".
Il rigore in Inter-Napoli 1-0 del 26 dicembre 2018.
"Un gol al novantesimo in un big match, fu uno dei primi in una gara pesante. Mi ricordo che spaccai la bandierina perché fu un gol liberazione. Era un momento difficile, sia come squadra che a livello realizzativo: mi aiutò molto lo psicologo"