Notizie calcio. Paolo Casarin, ex arbitro, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport:
"Una persona importantissima mi ha spiegato che tra qualche anno la tecnologia prenderà il posto dell’arbitro, una figura destinata a sparire. Io quel giorno non voglio esserci".
Il contatto Cristante-Mudryk?
"Sulle prime ho pensato fosse netto, poi ho notato che Mudryk accentua la caduta, quel volo non può essere frutto del tocco di Cristante. Gil Manzano, dal campo, ha avuto una percezione più precisa dell’intensità. Per me il rigore dev’essere risarcimento, non regalo. L’arbitro non deve regalare, è una cosa che ho cercato di trasferire ai miei colleghi quando facevo il designatore. Il fatto è che non siamo ancora usciti dalla pandemia dei rigorini, ci vorrà molto tempo per aggiustare le cose".
Il fallo di mano. Che cosa ne pensa di come viene giudicato?
"Da quando hanno abolito la volontarietà si moltiplicano le decisioni assurde. Porto un esempio elementare: il braccio colpito involontariamente dal pallone fa un movimento a rientrare. Se invece l’intenzione è quella di intervenire, la traiettoria del pallone è in avanti. Oggi il difensore è costretto ad assumere posture innaturali".