Tre quarti di partita stradominati, tre palle-gol che sfuggono a Higuain, cinque parate di Handanovic, un vantaggio secco di due gol e, negli ultimi venti minuti, col risveglio dell’Inter e il calo del Napoli, ecco il 2-2 finale. Azzurri rimontati come a Milano, con tanti rimpianti per un primo tempo che avrebbero dovuto chiudere con un vantaggio clamoroso. Un pareggio amaro perché c’era il secondo posto della Roma da avvicinare a due punti. E’ stato a due punti il secondo posto sino al 72’ quando l’Inter ha avviato la rimonta. Rimangono quattro le lunghezze di distacco dalla Roma e il terzo posto ora è sotto il tiro della Lazio (oggi Lazio-Fiorentina). Benitez ha osato il Napoli più leggero e spregiudicato. De Guzman in panchina, così Gabbiadini. Ai lati di Hamsik ci sono Callejon e Martens. In difesa, Henrique sulla destra, Strinic a sinistra con Albiol e Koulibaly centrali. Assente Gargano per infortunio, David Lopez e Inler mediani. Il Napoli salta il centrocampo dove teme l’inferiorità numerica e fisica nei confronti dell’Inter. Spregiudicato e leggero, aggredisce l’Inter alla quale concede uno sterile possesso palla. L’Inter comincia a costruire lentamente la sua manovra dalle retrovie. Il Napoli replica con scatti fulminei. Palla a terra e sempre in profondità. C’è tanto Hamsik in campo, c’è Inler che conferma d’essere in un buon momento, c’è Higuain sempre sul punto di segnare, c’è Mertens che imbarazza il lato destro della difesa milanese. Callejon gioca più in copertura. Gli affondo del Napoli fanno traballare l’Inter con Shaqiri fuori partita, Icardi che non riceve un solo pallone e la preponderanza fisica di Guarin contenuta da Inler a centrocampo, da Strinic quando il colombiano si allarga a destra, da Koulibaly quando tenta di entrare in area. E’ un Napoli che, nel primo tempo, dovrebbe stravincere. Subito all’attacco. Mertens di testa fuori (5’). Handanovic in corner sul primo tiro di Higuain (7’). Il Napoli ha in mano la partita con coraggio, con la velocità giusta, con gli attacchi profondi. Sul lancio di Mertens, il diagonale di Higuain da sinistra lambisce il palo opposto (13’). E’ la prima grossa opportunità. Handanovic in corner sul tiro di Hamsik (14’). L’Inter subisce. Su un altro assist di Mertens, il pallonetto di Higuain si spegne su una mano di Handanovic (20’). Troppi sprechi. Il calcio punisce chi spreca tanto. E ancora Mertens invita Higuain al gol, ma il Pipita alza la mira da pochi passi (32’). Clamoroso. Il Napoli che travolge l’Inter conclude il primo tempo con un pugno di mosche. Mertens perde un po’ di lucidità e Ranocchia lo ferma due volte nel momento decisivo. L’Inter difende e basta. Nel primo tempo, un solo tiro di Shaqiri (41’ facile parata di Andujar). Sembra una partita maledetta. Ma finalmente il gol arriva. Con la sovrapposizione di Henrique a destra sul lancio di Callejon. Sul cross del brasiliano, Hamsik schiaccia di testa in rete, difesa interista di marmo (51’). Ora, sbloccato il risultato, il Napoli viaggia verso la gloria. Il raddoppio in dodici minuti dopo un errore di Guarin a centrocampo sfruttato da Inler. Lancio per Hamsik e assist di Marek per Higuain che, dal limite, insacca con un gran tiro (63’). Sembra fatta. L’Inter è sempre lenta nonostante le progressioni di Guarin e i due terzini Santon e D’Ambrosio che scendono. Mancini ritocca il modulo. Con l’ingresso di Hernanes per Brozovic (64’) passa dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1 per avere più peso e qualità in attacco. Pure, la partita sembra in pugno al Napoli. Due gol di vantaggio, e che diamine! Ma le energie calano e l’Inter viene fuori nei venti minuti finali con una pressione continua. Ora Shaqiri è più in partita. Icardi gioca pochi palloni ma sfiora il gol al 53’ e al 69’. Benitez corre ai ripari. De Guzman per Mertens (73’) a protezione del centrocampo. Poi Gabbiadini per Hamsik (79’) per avere ancora chance all’attacco. Ma la pressione dell’Inter aumenta, chiude il Napoli nella sua metà campo, invade l’area azzurra come mai sino a quel momento. E’ un’azione confusa che porta l’Inter ad accorciare le distanze. Dopo un salvataggio di Andujar su Guarin, Palacio raccoglie il pallone e lo infila in rete (72’). Il finale dell’Inter è a tutta birra. Il Napoli deve arretrare e subire. Non parte più il contrattacco. E arriva il pareggio su rigore (fallo di Henrique su Palacio). Espulso il difensore azzurro al secondo “giallo”. Dal dischetto Icardi non fallisce (86’). Col cuore in gola e in dieci negli ultimi sei minuti. Mancini, in superiorità numerica, rinuncia a un difensore (Juan Jesus) e inserisce un’altra punta (83’ il giovane Puscas). Benitez rafforza la difesa con Mesto (88’ per Callejon). Gabbiadini spreca fuori bersaglio una punizione dai trenta metri (89’). Il pareggio in rimonta esalta l’Inter e delude il Napoli che, più dell’avversario, ha giocato per vincere. Doveva stravincerla nel primo tempo, la stava vincendo nettamente nella ripresa, poi s’è fatto rimontare.