Dario Lubrano e' il consulente start-up e nuove aperture della societaÌ di scommesse Intralot ha parlato a Il Mattino: "Una mia collaboratrice mi contatta e mi dice che agli sportelli della nostra sede di Licola si erano presentati due giovani che, a turno, erano entrati nella ricevitoria e avevano dapprima chiesto a quanto quotassimo la vittoria 2 a 0 fuori casa dell’Ancona a Parma e, poi, avevano chiesto di giocare 100 euro a testa. Noi conosciamo la nostra clientela. Quei due ragazzi non li avevamo mai visti e, soprattutto, ci eÌ parso subito molto strano che entrambi chiedessero di puntare cosiÌ tanti soldi su una partita di Lega Pro. Il responsabile mi ha informato che pochi minuti prima il server aveva registrato segnalazioni anomale anche in centri di Mugnano e Arzano. Ho capito che ci trovavamo di fronte ad uno strano aumento di giocate che ci avrebbe portati a subire danni economici ingenti. Se non avessimo fermato le puntate avremmo registrato esborsi per 100mila euro, con il rischio di chiudere in perdita il mese".
Lei pensa che i fatti di Parma-Ancona siano isolati?
"No. Appena due giorni fa un altro scommettitore di Pozzuoli, nel centro che abbiamo a Varcaturo, ci ha chiesto a quanto quotassimo la vittoria del Venezia domani in Lega Pro e quanti soldi avesse potuto puntare al massimo. EÌ la classica domanda che arriva dopo una soffiata, sintomo che qualcosa ancora non quadra".