“Il vero fuoriclasse del Napoli è in panchina e risponde al nome di Antonio Conte. Ha dimostrato fin dall’inizio di esserlo, ha plasmato il gruppo, rigenerato calciatori delusi dopo la passata stagione, ha integrato i nuovi innesti in modo rapido e decisivo. Ultimamente – ha detto l’ex azzurro e dirigente sportivo Gianni Improta a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live- il Napoli gioca un calcio bello da vedere, dopo un avvio che rubava meno l’occhio ma era concreto ed efficace. Il calendario - con il girone di ritorno che non è speculare a quello di andata - può essere più ‘complicato’ per qualcuna, perché magari qualche squadra è costretta ad incontrare tutte le big una via l’altra ma sostanzialmente non decide nulla ai fini della vittoria del titolo: è come le squadre arrivano ai vari impegni a fare la differenza. L’Inter ha avversarie toste il che potrebbe comportare un dispendio maggiore di energie fisiche e psichiche. Conte è un allenatore che incide moltissimo a livello tecnico migliorando i giocatori, a livello tattico ed anche a livello mentale: è un grande motivatore. Io sono stato un buon giocatore, ai miei tempi c’era meno tattica e scendevano in campo quelli più dotati tecnicamente ma due allenatori hanno inciso molto sulla mia carriera: Di Marzio e Mazzone. Loro erano in grado di dare motivazioni importanti, e li portò nel cuore anche per questo. Con Conte tutti danno il meglio di sé, per cui posso dire che il tecnico incide generalmente per il 50% sul rendimento della squadra”