A Radio Napoli Centrale, nel corso di un Calcio alla Radio – Terzo Tempo è intervenuto il preparatore atletico Corrado Saccone:
“È vero che più partite si giocano più alto è il rischio di infortuni, ma vanno valutati tanti fattori. Il calcio è uno sport in cui tutti vogliono sapere e tutti vogliono parlare, anche se non sanno. Ma la verità è che l’infortunio è sempre dietro l’angolo, e vale per tutti. Sarebbe meglio evitare di giudicare gli allenamenti di Conte, anche perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Conte ha scelto giocatori predisposti al lavoro, come McTominay. Secondo me è vero che c’è qualche infortunio di troppo. Sono sicuro che lo staff del Napoli sa cosa fare, limitando e gestendo questi problemi. Settimana tipo? Io personalmente, per esperienza personale, dico che preferisco giocare più partite. È l’unico modo per far rendere i giocatori al massimo. Va detto che con un maggiore numero di partite, come dicevo, aumenta il rischio di contrasti duri, scontri di gioco e rischi di problemi fisici. Forse andrebbe un po’ rivisto il carico di lavoro. Ma come si fa a dire che non è positivo il contributo di Conte? Crolli nei secondi tempi? Credo ci sia un calo fisico, ma per dare un giudizio preciso dovrei assistere agli allenamenti. Non penso sia normale che alla fine di ogni gara ci sia una certa sofferenza da parte dei giocatori. Il lavoro è globale di tutto lo staff. Se gli allenamenti possono generare usura? Assolutamente sì, vale un po’ lo stesso discorso delle partite. Un carico di lavoro giornaliero può generare un tipo di stanchezza e di stress non solo fisico, ma anche atletico. Doppie sedute? Ogni principio ha una sua motivazione. Personalmente preferisco evitare le doppie sedute e farne una buona con maggiore intensità. Nessuna metodologia è quella sbagliata”.