Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo, ha brevemente citato il nome di Gonzalo Higuain nel corso di un'intervista al Corriere dello Sport
Lei invece uno scudetto lo ha vinto, nella Roma…
«Vincemmo perché eravamo un gruppo molto solido. Io nell’anno in cui conquistammo il titolo ebbi due incidenti molto seri. Giocai solo cinque partite in campionato e una in coppa Uefa. Ma quello scudetto lo sento mio anche perché il lavoro fu preparato negli anni. Eravamo un gruppo solido e affiatato. Prima parlavamo di Zeman. Io penso che lui, ad esempio, sia stato importante per Francesco. Prima di incontrarlo Totti era il talento eccezionale che sappiamo ma era un po’ anarchico, tendeva a un tocco in più e a un dribbling di troppo. Con Zeman imparò le verticalizzazioni che ora fa con il genio che è tutto suo, con quelle aperture, spesso senza guardare, che tutti abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare. E poi c’era Gabriel Batistuta, un gran trascinatore. Io lo paragono per forza atletica, talento, carisma ad Higuain. Lui entrava nello spogliatoio e diceva “Io voglio vincere, noi vogliamo vincere”. Dava la carica nel modo giusto.».