Oggi su CRC, radio partner della SSC Napoli, nel corso della trasmissione âA Pranzo con Chiarielloâ è intervenuto il Presidente L.A.M.I.C.A. (Libera Associazione dei Medici Italiani del calcio), Prof. Enrico Castellacci.
Di seguito le sue parole:
«La diagnosi non è stata ancora fatta. Possiamo parlare in maniera salottiera ma non abbiamo la diagnosi esatta e non sappiamo ciò che è avvenuto al ragazzo. La causa principale si presuppone sia unâaritmia.
In una partita di serie A, cioè ai massimi livelli, non si hanno particolari problemi per soccorrere un giocatore poiché i medici sono preparati e attrezzati. L'ambulanza ha permesso di portare il ragazzo all'ospedale più vicino. Câè sufficiente sicurezza da questo punto di vista. Dopo di che, ci vuole anche un colpo di fortuna.
Edoardo è stato soccorso nel più breve tempo possibile e nella maniera migliore. Questa mattina è stato estubato e ha parlato tranquillamente e coscientemente: questo ci riempie di serenità . La paura è sempre tanta e abbiamo dei pregressi tragici che non possiamo dimenticare.
Questi fatti sono accaduti e ci potranno essere sempre. In Italia ci sono controlli medico-sportivi più severi anche a livello internazionale. Siamo più rigidi fortunatamente. Lâidoneità sportiva molto accurata è lâultimo screening rimasto in Italia. Non deve essere un protocollo che si fa con sufficienza, ma è un salvavita. Io dico sempre che lâidoneità sportiva può essere un passaporto per la vita.
Se non câè una diagnosi non si può dedurre che si tratti di una patologia curabile e compatibile con lâattività sportiva. Ci sono delle patologie nascoste che necessitano di accertamenti molto particolari che non si fanno in una normale visita di idoneità . Queste patologie possono scatenare episodi come quelli che conosciamo.
Non riesco a pronunciarmi se non c'è una diagnosi precisa. Al momento ci sono solo delle presupposizioni e eviterei di parlarne. Quando ci saranno gli accertamenti, allora potremo sbizzarrirci con le idee. Adesso voglio solo fare gli auguri a questo ragazzo per il recupero della salute e per il ritorno allâattività agonistica che è importante, ma non indispensabile al momento»