Toni Iavarone, giornalista, è intervenuto a "FUORI GARA", su Radio Punto Zero: "Con Vittorio Raio ho lavorato per tanti anni, si tratta di un giornalista di razza. Nella sua semplicità riusciva ad essere chiaro: arrivava al cuore della notizia. È stato cronista attento e puntiglioso. Con Paolo Prestisimone ho iniziato assieme, coltivando e condividento anche la passione per il basket. Entrambi mancheranno a tutti, lasceranno tanta nostalgia ed un ricordo eterno. Vittorio avrebbe descritto la vittoria contro la Dinamo con grande entusiasmo, senza lesinare qualche critica. Il Napoli ha avuto momenti di sbandamento, ha subito l'avversario, che ha impegnato gli azzurri più delle tre squadre affrontate in campionato. Alla personalità, però, il Napoli ha aggiunto anche il carattere: non era facile reagire all'iniziale svantaggio. Milik? L'ho soprannominato l'elicottero per come si eleva a due piedi quasi a decollo verticale. Mi ricorda molto un tipico movimento nel basket. Per le difese avversarie è difficile da tener d'occhio. Milik deve ancora entrare del tutto nei meccanismi del Napoli, è sempre buona norma avere pazienza e pacatezza nei giudizi coi giovani. Oltre al polacco mi è piaciuto molto anche Ghoulam. Hamsik può sempre fare molto di più, spesso appare il capitano delle retrovie che non ha la forza di prendere la squadra per mano e caricarla. È un difetto, il suo, che si porta avanti da anni. Nonostante il primo posto il girone resta difficile, tutte le squadre si equivalgono".