A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto David Giubilato, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Venezia. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Napoli favorito sul Torino, ma quali insidie potrebbero nascondere i granata?
“Sì, il Napoli arriva da favorito tra virgolette, perché le partite bisogna sempre giocarsele, ed il Torino presenta più di qualche insidia. Vanoli è un ottimo allenatore ed è una squadra molto quadrata, lo sta dimostrando: secondo me sta facendo un ottimo campionato. Bisogna stare attenti, anche perché il Torino ha degli uomini che possono mettere in difficoltà il Napoli. Un Napoli che sarà in piena emergenza: ho letto di un probabile forfait anche di Buongiorno.”
Lei sarebbe favorevole a un ritorno alla difesa a tre?
“Sì, si potrebbe tornare alla difesa a tre, ma dipende: non so quanto abbiano lavorato su questo assetto durante la settimana, proprio perché se Buongiorno è in dubbio fai fatica a impostare il lavoro su una difesa a tre o a quattro. Il problema però non è tanto il modulo, quanto l’assenza di Buongiorno. Un’assenza che, purtroppo, nella stagione è stata una costante. Il problema è che ora viene meno anche Juan Jesus, il suo sostituto, che bisogna dirlo non ha fatto rimpiangere il titolare. L’ho detto in più occasioni: ho sempre fatto i complimenti a Juan Jesus, e non soltanto ora. È un ottimo giocatore, è sempre stato presente quando è stato chiamato in causa e non ha mai fatto rimpiangere Buongiorno. Certo, Buongiorno è un top player, uno dei più bravi in Europa secondo me, e lo diventerà ancora di più. Purtroppo, in questa stagione, la sua assenza è una costante, è mancato in tante partite, e temo che mancherà anche col Toro questa.”
Ad oggi, se dovesse puntare su una delle due squadre per la vittoria dello scudetto – tra Napoli e Inter – chi sceglierebbe?
“Mi prendi sul cuore… e allora ti dico assolutamente Napoli, ma non solo per fede calcistica! Lo dico davvero col cuore, che va oltre tutto, ma anche per la condizione attuale delle due squadre. Però bisogna ammettere che c’è anche l’Inter, che non sta certo a guardare. È vero, ha perso l’ennesimo derby quest’anno – e mi dispiace per il mio amico Simone Inzaghi – ma è ancora là, in testa, e lotterà fino alla fine. Entrambe le squadre hanno il futuro nelle proprie mani, essendo a pari punti, però, in caso di spareggio, si giocherebbe a San Siro: un dettaglio che potrebbe favorire l’Inter.”
Tante polemiche sono state sollevate da mister Conte nelle ultime conferenze stampa. Secondo lei, sta preparando il terreno per un possibile addio a fine stagione?
“So che c’è un ottimo rapporto tra il presidente e Conte. Se il mister ha fatto certe affermazioni, vuol dire che qualcosina non va. Ma credo che la sua volontà, e lo ha dimostrato fin dal primo giorno, sia quella di continuare a Napoli. Però, al mister Conte bisogna dare delle certezze. E non lo dico io, lo dice la sua storia. Le sue polemiche sono state delle chiare frecciate al presidente. I rapporti sono sereni tra le parti, ma Conte ha voluto mandare un messaggio: o si costruisce una squadra ancor più competitiva, oppure vado via.”