Giovanni Galeone, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport.
Rimpianti professionali?Â
«Sbagliai ad andare a Napoli dove mi voleva Maradona, me lo disse Moggi. Mazzone non era stato mandato via, sâera dimesso. E se Mazzone si dimette significa che ha capito e nessuno può pensare di fare meglio di lui. In quel periodo mi voleva Viola alla Roma»
Dicevamo di Allegri.Â
«Lâanno dopo Udine andai a Perugia e naturalmente lo feci prendere. Vincemmo subito».
Nonostante la sua pigrizia.
«Max è pigro e se glielo dici si offende. Livorno, suo padre, la famiglia alla quale è molto legato, Giorgio che gioca a calcio nella Juve e adesso Max è anche diventato nonno, Valentina gli ha dato due nipotini».Â
In una scala da 1 a 10 quanto è pigro?Â
«Quando lavorò al Milan gli misero a disposizione un insegnante dâinglese per fare pratica tutti i giorni. Mai ascoltato, non ne aveva voglia».Â
Un limite notevole.Â
«Lo sceicco del Psg telefonò pregandomi di convincerlo ad andare. Tre, quattro anni di contratto, Max avrebbe dovuto crescere Motta che allenava le giovanili e in seguito sarebbe passato in prima squadra. Vai a Parigi, gli ripetevo. Vacci, mister, vincerai tutto».
E lui?
«âIn Francia giocano a scapoli e ammogliatiâ. Che gli vuoi dire? Pensa che ha rifiutato il Chelsea due volte nello stesso anno, la seconda perché era appena morta sua mamma. Poi lâArsenal dopo Wenger. Vedrai che si riprende, dicevo. Non si fidava del progetto. Anche il Manchester United e prima di tornare alla Juve, il Real Madrid».Â