Luca Fusi è intervenuto a Febbre a 90, su Vikonos Web Radio/Tv. Di seguito un estratto diffuso tramite comunicato stampa da Vikonos:
“In questo straordinario campionato del Napoli c’è indubbiamente la mano di Conte: Antonio ha saputo rivitalizzare l’ambiente, tanti giocatori che lo scorso anno erano sembrati appagati e stanchi dopo lo scudetto sono tornati a grandi livelli ed è tutto merito di Conte, il Napoli è uscito alla grande dagli scontri diretti e ora può allungare il passo in classifica.
Certo, domenica gli azzurri affronteranno un Torino in difficoltà: all’inizio la squadra ha avuto entusiasmo, poi l’eliminazione dalla Coppa Italia e l’infortunio di Zapata hanno portato a risultati negativi, ovvio che domenica per loro è difficile perché si affronta la capolista.
L’obiettivo del Napoli? Un posto in Champions sarebbe un grande traguardo dopo il decimo posto dell’anno scorso, ma se il Napoli si troverà ancora nelle primissime posizioni quando l’Inter continuerà ad avere la Champions, potrà approfittarne per dare l’assalto allo scudetto. In ogni caso l’avversario più temibile dell’Inter è proprio la formazione partenopea.
Mancanza di turnover? Conte è una garanzia, lui terrà sul pezzo tutto il gruppo facendo capire a chi in questo momento ha meno spazio di essere sempre pronti a sfruttare ogni opportunità. Non ci sono le coppe, è vero, ma esistono gli allenamenti, tutti devono tenere alta la concentrazione.
Diego? Inutile parlare della sua classe immensa, é stato un leader, uno di quei giocatori che fanno valorizzare anche figure meno importanti del gruppo, la sua forza è stata quella di aver dato a tutti la possibilità di essere sereni, non metteva mai pressione a nessuno, tutti noi potevamo sbagliare con tranquillità. Fuori dal campo Diego è stata una grossa sorpresa, ha dato la possibilità a noi “comparse” di essere protagonisti. Oggi il calcio è cambiato ma i fenomeni di ieri sarebbero stati ancora di più oggi, Maradona e Careca sarebbero ancor più tutelati, non oso immaginare come finirebbero le partite con Diego a Antonio in campo…”.