Notizie calcio. Daniel Fonseca, doppio ex di Napoli-Roma, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport.
Ecco le sue parole sul confronto tra Conte e Ranieri, con entrambi che hanno fatto parte della carriera di Fonseca:
Con Conte avete condiviso la Juve dal 1997 al 2001. «Lui correva e io facevo gol... Il c apitano! L’ho sentito pochi mesi fa: è un killer, finché non vince non molla. E se perde è insopportabile, non ti dice neanche buongiorno. È un predestinato. Uno dei migliori del mondo. È il Comandante».
Claudio Ranieri? «Il mio padre calcistico: da lui ho imparato molto e con lui sono maturato molto. È stato fondamentale per me e i miei approcci con il calcio italiano. È stato anche molto paziente».
Era tremendo? «No, macché: i primi sei mesi sbagliavo tutto, non riuscivo a tirare neanche in porta... A Cagliari ci è andata bene».Dal 1990 al 1992: 50 partite e 17 gol. «Sì, e poi mi portò al Napoli. Ricordo che prima di firmare mi chiamava e mi diceva: “Sono tuo padre, non dimenticarlo, non mi tradire, non andare alla Juve o all’Inter”. Peccato non aver avuto continuità, dopo due anni dovettero vendermi».