Stefano Fiore, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Raspadori ha un’etichetta addosso perchè ha avuto poca titolarità nell’ultimo periodo. Al Napoli la concorrenza è molto agguerrita, poi quando è stato chiamato in causa è sempre riuscito ad incidere ed a cambiare il volto di una partita con le sue giocate. E’ naturale che poi quando gioca ci si aspetta che possa essere decisivo, ma non è facile perchè se non sei in pienissima fiducia, sapere di dover determinare non è semplice.
Conte? Lo chiamo Antonio perchè è un amico, abbiamo condiviso un pezzetto di carriera. E’ l’allenatore che più di tutti riesce ad avere subito un impatto importante nella squadra che va ad allenare. Mi aspettavo partisse bene, magari così bene non proprio. Pensavo non riuscisse ad invertire la rotta in maniera così netta dopo la sconfitta di Verona.
Al di là di qualche aggiustamento e correzione che il Napoli ha fatto e che dovrà ancora fare la squadra è riconoscibile, si vede che è una squadra forse non brillantissima come quelle di Sarri e Spalletti, ma ha una personalità forte in campo e questo merito è di Conte. Se chiudo gli occhi e penso a chi nei miei anni mi dava l’idea di poter diventare un grande allenatore penso proprio a Conte, non stava mai zitto, era il primo a dare suggerimenti e spingeva a dare sempre di più”.